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TJF : Eddie and the Kids

  • Writer: Planet Claire
    Planet Claire
  • 1 day ago
  • 3 min read

Updated: 2 hours ago

È in corso il tradizionale appuntamento con il Torino International Jazz Festival - TJF, giunto alla sua 13° edizione, quest'anno dal 23 al 30 aprile 2025, con una offerta di concerti interessanti, tra i quali alcuni di notevole pregio.


Ieri sera, sono andata in un bistrot periferico, nella cosiddetta 'Barriera di Milano' - l'Amen Bar - negli storici Docks Dora di Via Valprato 68, Torino.

L'Amen Bar è un bar e ristorantino in stile Industrial gestito dalla brasiliana Gisela, che con disponibilità e entusiasmo diviene una delle sedi di questo festival musicale sul territorio.

I Docks Dora sono magazzini merci realizzati a inizio Novecento (1912-1914) con strutture, per l'epoca innovative, in cemento armato, ove sorgeva il confine della cinta daziaria. Ai Docks Dora cento anni fa prosperavano anche le distillerie di vermouth tipiche torinesi. I fabbricati in stile Art Nouveau hanno una notevole eleganza formale; oggi ospitano attività commerciali, di servizi, culturali e di intrattenimento. Bombardati due volte durante il secondo conflitto mondiale, restaurati negli Anni Sessanta, sono giunti a noi quasi intatti e sono molto affascinanti. I Docks Dora hanno vissuto un periodo di vera gloria nell'era post-industriale, quando Torino, la città della FIAT, è cambiata per diventare una party-town. A partire dagli Anni Novanta, i Docks Dora divennero un centro di cultura underground caro alla vivace scena musicale torinese e di nightclubbing (molti dei miei lettori non giovanissimi ricordano il Café Blue e i RedDocks).


Il simpatico e ubiquo Stefano Zenni, direttore artistico del TJF, ha raggiunto il pubblico per salutare gli eccellenti musicisti di Eddie and the Kids e augurare buon 25 Aprile.


Edoardo Ferri, chitarra elettrica

Enzo Pietropaoli, contrabbasso e basso elettrico

Fabrizio Sferra, batteria


La band è nata da poco, nel 2023: il batterista Sferra, dal suono molto delicato e ricco di musicalità, coinvolge il superlativo Pietropaoli e chiama il giovanissimo talento della chitarra Ferri, che è un 2002!

Il trio si esprime con un linguaggio radicato nel Jazz, ma molto interessato al Rock e al Folk Contemporaneo. Presentano arrangiamenti di brani della tradizione nordamericana e composizioni originali. Lo stile è molto melodico.

In concerto presentano il nuovo disco Red Rock, in uscita per la romana Parco della Musica Records, l’etichetta discografica della Fondazione Musica per Roma, che pubblica i migliori progetti registrati presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.


Il chitarrista Edoardo Ferri, nativo di Sarzana, è appassionato del repertorio della canzone nordamericana, e del compositore Sam Amidon, che -mi dice- "sta rivoluzionando la canzone Folk americana."


In scaletta:

Wichita Lineman, una canzone meravigliosa e senza tempo scritta da Jimmy Webb nel 1968 per l'artista Country Glen Campbell; esprime una nostalgia per un amore lontano forse raggiungibile in voce nei cavi telefonici che il lineman di Wichita, Kansas, in cima ai pali sta sistemando

After the Gold Rush di Neil Young (1970)

Halleluyah, ma non la celeberrima canzone di Leonard Cohen, bensì di Sam Amidon

Saro di Sam Amidon

Memories from High School (medley), composizione autobiografica del giovane musicista Ferri: "un brano che vuole ricordare un po' quando esci da scuola e ti senti malinconico ma allo stesso tempo felice di uscire da scuola perché hai un sacco di cose da fare". Interessante l'inserimento del suono di campane con il Ring Modulator

Exit Music for a Film, la bellissima e triste canzone dei Radio Head (1997)

Red Rock, composta dallo stesso Edoardo Ferri, che è anche il titolo del nuovo disco


Il trio si muove con grande maestria tra jazz e folk, con una cifra melodica coinvolgente e raffinata. In alcuni passaggi introduttivi e nelle chiusure dei brani, si aprono spazi più sperimentali, più coraggiosi, in cui il linguaggio si fa meno prevedibile, più astratto, libero e con soluzioni inaspettate, e si spinge oltre i confini più classici del genere. È un territorio molto interessante e offre esplorazioni stimolanti. In quei frammenti ho sentito intuizioni differenti e mi piacerebbe vederle emergere di più.



Edoardo Ferri
Edoardo Ferri
i tre notevoli musicisti del trio, da sinistra Fabrizio Sferra, Edoardo Ferri, Enzo Pietropaoli
i tre notevoli musicisti del trio, da sinistra Fabrizio Sferra, Edoardo Ferri, Enzo Pietropaoli






 
 
 

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