La regista di Montreal ci racconta un terrificante delitto avvenuto in una delle comunità autoctone, le Firsts Nations o Premières Nations dei nativi. Il delitto è un fatto vero del 1977 subíto dalla comunità Atikamenkw, insediati intorno a Ottawa: cinque giovani donne e uomini sono stati massacrati da due balordi di etnia bianca, e le donne stuprate, e nessuna inchiesta e nemmeno l'autopsia hanno mai avuto luogo, il crimine è rimasto senza giustizia. Va detto che i delitti e la discriminazione razziale si perpetrano a tutt'oggi ai danni dell'etnía nativa, con episodi gravissimi brutalità della polizia ai danni delle donne native, e nelle istituzioni meno servizi, meno cure ospedaliere, il tutto senza mai la possibilità di una rivalsa per il popolo emarginato nella sua propria terra. Ma, mi dice la regista Chloé Leriche, c'è finalmente speranza, perché molti giovani Prèmieres Nations adesso stanno studiando e molti si formano una cultura soprattutto in Giurisprudenza e avranno strumenti per reagire.
La regista utilizza una modalità molto rispettosa della comunità cui si avvicina, di cui non fa parte, (lei non è una Premières Nations), per evitare qualsiasi appropriazione culturale.
Nella realizzazione del suo film ha coinvolto i giovani locali, cercando anche di lasciare loro una formazione delle tecniche del Cinema.
Il film ha uno sviluppo documentaristico, molto efficace, tutti gli attori sono non professionisti. Una testimonianza rara e preziosa.
durata: 103'
la regista canadese Chloé Leriche
un Atikamekw, portavoce della comunità, non cessa di ricercare giustizia per il massacro subíto
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