top of page
Writer's picturePlanet Claire

AUGURE / OMEN di Baloji (Belgio, 2023) 41 TORINO FILM FESTIVAL

AUGURE (titolo originale) OMEN (titolo internazionale)

di Baloji

durata: 90'


Baloji è un rapper belga, di origine congolese. La sua musica rap ha una natura melodica come molto rap francofono.

Ma l'artista è anche un cineasta e un visual artist. Il suo primo lungometraggio arriva al 41 Torino Film Festival, dopo aver partecipato al 76 Film Festival de Cannes, nella sezione Un Certain Regard, vincendo il premio Nouvelle Voix. Il film rappresenterà il Belgio agli Oscar del prossimo 2024 e ha fatto e farà un meritato giro del mondo nei vari Film Festival internazionali.


Un film visivamente molto bello e non convenzionale che ci presenta un ritratto inedito della cultura africana, tra folklore, tradizioni patriarcali ancestrali, superstizioni primitive dai risvolti drammatici, leggende magiche, in una fusione di credenze cristiane e sciamaniche che lasciano lo straniero bianco spiazzato e inquieto di fronte a una realtà così complessa e diversa, all'apparenza profondamente irrazionale.


Il film ha colori vibranti e vivaci, è immaginifico, ha bellissimi personaggi, una narrativa inframmezzata dal sogno.

La colonna sonora è molto buona.


Molte le scene che colpiscono e resteranno nella memoria dello spettatore: la scena molto scura delle prefiche, donne pagate per piangere, disperarsi, urlare a un funerale, le cui lacrime si trasformano in un fiume che lambisce i piedi della vedova...

Il latte materno fatto sgocciolare dal seno direttamente dentro il mare, fino a intorbidirlo.

Le colorate, carnevalesche e violentissime street gang di ragazzini, che si contendono in lotte aspre e cruente i poverissimi territori dove i giovani maschi si prostituiscono vestiti da ragazzine.

La scena dei due fratelli, come Hansel e Gretel, che si perdono nel bosco... Gli attori africani, sconosciuti in Italia, sono bravi attori noti in Africa e nei paesi francofoni: il protagonista Koffi è Marc Zinga; la sorella Tshala, l'unica altra donna modernizzata, è l'attrice Eliane Umuhire; la madre Mama Mujila, abbandonica e vinta dalle avversità di una vita in cui ha dovuto sottostare ai voleri degli uomini della famiglia e di cui non le rimane infine nulla, è l'attrice Yves-Marina Gnahoua. L'attrice di etnia bianca, che interpreta Alice, la fidanzata belga di Koffi, è Lucie Debay.

Baloji, autore e regista di questo film, mostra una profonda sensibilità artistica e un modo di raccontare visionario. Il film è notevole dal punto di vista visivo e coinvolgente dal punto di vista intellettuale: un'opera d'arte "totale".

Regali dei Film Festival, dove si ha il privilegio di vedere opere davvero inedite.




le attrici Eliane Umuhire (a sinistra) che interpreta la sorella Tshala,

e Yves-Marina Gnahoua, che interpreta la madre del protagonista Mama Mujila


il cast con al centro l'artista Baloji, regista e autore del lungometraggio


Marc Zinga è il protagonista Koffi, con Lucie Debay che interpreta la sua fidanzata belga


una street gang



il regista Baloji è anche un visual artist internazionale e un musicista

20 views0 comments

Comments


bottom of page