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Writer's picturePlanet Claire

Poor Things! di Yorge Lanthimos (2023) titolo italiano: Povere Creature!

Updated: Jun 23

Ci sono molti buoni motivi per andare a vedere Poor Things! (Povere Creature!) di Yorge Lanthimos, vincitore del Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel settembre 2023.


Poor Things (Povere Creature), ovvero -direi io-  "Su come in realtà il maschio umano non sia assolutamente pronto né capace di accettare la libertà sessuale della femmina umana"


È la storia, molto divertente, di una giovane donna che si evolve da una infantile naïveté e dipendenza totale al divenire una donna politicamente e sessualmente liberata.


genere: black humour comedy in costume

fantascienza / horror soprannaturale

durata 2h 21'


Lanthimos crea una spettacolare commedia utilizzando pienamente il registro dell'umorismo noir, (umorismo non del tutto raccolto dal pubblico italiano, un po' perché in parte 'lost in translation', un po' perché la versione doppiata come al solito perde di immediatezza).


Yorgos Lanthimos (Γιώργος Λάνθιμος, pronuncia: Ghiòrgos Lántimos) è un cineasta greco cinquantenne.


Ateniese, molto premiato, gira in lingua inglese, garantendosi un successo planetario. Fa parte del movimento del Nuovo Cinema Greco, cinema dai contenuti postmoderni e surreali. I film di Lanthimos sono spesso visionari e un po' teatro dell'assurdo, con risvolti horror visivamente inquietanti e psicologicamente crudeli, tra commedia noir e il macabro del grand guignol.


Lanthimos propone uno sguardo nuovo sulla donna e sul sesso, che definirei "quasi femminista", anche se con diverse contraddizioni al suo interno.


Non poche sono le forzature e le contraddizioni all'interno delle storie di questo regista.

In The Favourite (La Favorita), del 2018 Lanthimos appioppò a Queen Anne of Great Britain and Ireland un antistorico amore lesbico.


In Poor Things! il tema essenziale è la libertà sessuale della donna, tema di base molto spinoso soprattutto per le nuove generazioni attuali e tanto più nei Paesi come il nostro dove vi è un retaggio tradizionalista patriarcale secondo il quale la donna sessualmente libera è "una puttana".


In Poor Things la protagonista compie un viaggio per conoscere il mondo, il sesso e l'uomo e sarà anche prostituta.


Difficile accettare la prostituzione femminile vista come una strada verso la conoscenza e soprattutto la libertà di essere della Donna. 

Le donne che erano prostitute, soprattutto nell'epoca Vittoriana, erano tutt'altro che libere, spinte dalla fame e dalla miseria e proprietà della loro "maman", la organizzatrice del bordello e sfruttatrice delle varie donne. Si veda, sull'argomento, il bellissimo romanzo di Michel Faber, The Crimson Petal and the White, pubblicato nel 2002, su una giovane prostituta nella Londra dell'era di Queen Victoria, con accurate descrizioni della società patriarcale dell'Ottocento inglese e un'ottica femminista, una consapevolezza post-freudiana delle patologie sessuali e una analisi delle classi sociali di stampo marxista, con scene sessualmente esplicite. Questi medesimi elementi si ritrovano nel film di Lanthimos e mi viene da supporre che il regista e lo sceneggiatore del film abbiano apprezzato questo grande romanzo.


Ma certamente il film, come ogni film di Lanthimos, non va preso alla lettera. Si tratta di satira sociale. Lanthimos gioca sempre sull'estremo e sul metaforico, con uno sconcertante umorismo nero, dosi notevoli di bizzarria e eccentricità.

Il suo film Lobster (Aragosta) del 2015, con una eccellente sceneggiatura originale, è un fantasy ambientato in un mondo distopico in cui chi non è sentimentalmente in coppia viene punito e trasformato in un animale se non si conforma entro un breve tempo a trovare un partner e chi è in coppia deve assumere su di sé i difetti fisici del partner per essere un perfetto match: in realtà è una satira dell'ossessivo pregiudizio positivo per la coppia e della più o meno velata condanna della scelta di essere single dilagante nella nostra società.


Poor Things! è particolarmente affascinante dal punto di vista visivo: i costumi e le ambientazioni sono in un immaginifico stile Steampunk.

Lo Steampunk ("il punk dell'epoca a vapore") è un sottogenere estetico e letterario che combina elementi della fantascienza, del fantasy e del periodo storico vittoriano; in una visione alternativa e retrofuturistica, la tecnologia avanzata è basata su macchinari a vapore e su ingranaggi e vari elementi meccanici. Lo stile Steampunk prende ispirazione dall'era industriale del XIX secolo, mescolando invenzioni immaginarie con un'estetica retrò. Include l'abbigliamento ottocentesco vittoriano e una fusione di stili architettonici antiquari con stili tecnologici.

Il costume design per Poor Things è di Holly Waddington, costume designer britannica: Waddington è un genio e una miniera di conoscenze sulla Storia della Moda. Usa stoffe e colori favolosamente belli, vestendo Bella ora con i colori di principessa delle fiabe (blu, bianco, giallo), mescolando l'epoca vittoriana con le spinte ribelli della sua protagonista.

I capelli lunghissimi della sfumatura di nero più nero che esista sono una ispirazione di Lanthimos basata su un acquerello di Egon Schiele (vedi foto in basso).


Lo sceneggiatore del film è Tony McNamara, che ha adattato l'omonimo romanzo dello scrittore scozzese Alasdair Gray del 1992, un dramma sconcertante con una storia alla Frankenstein, ma al femminile, ambientato in una Glasgow ottocentesca, in cui lo scienziato Godwin 'God' Baxter impianta in una giovane donna in gravidanza, morta suicida, il cervello del suo bambino mai nato e la riporta in vita. Per questa storia dai risvolti drammatici, il libro, molto apprezzato dalla critica letteraria, usa umorismo e satira. Il romanzo è fortemente femminista e ispirato dalla lotta di classe. Purtroppo questi temi sono soltanto sfiorati nell'adattamento cinematografico, che rimane tematicamente assai più superficiale.


Lanthimos dirige questo mondo artificioso e ce lo restituisce distorto e contortoce lo mostra per la parte introduttiva del film in un grigio monocromatico e dopo in una esplosione di colori saturi.

Il regista usa per molte scene lenti fish-eye, un obiettivo  cinematografico grandangolare estremo che abbraccia un angolo di campo non minore di 180° presentando immagini sferiche distorte.

 (Il termine fisheye fa riferimento al fatto che un pesce sul fondo di un lago è in grado di vedere una semisfera.)


Emma Stone è la protagonista Bella Baxter, strepitosamente ben recitata.

Bella è il soggetto sperimentale del tormentato medico anatomista Dr. Godwin Baxter, che lei chiama semplicemente God, il suo creatore.

Con questo film, Emma Stone ha fatto un gigantesco balzo in avanti nella sua carriera, già molto solida e pienamente affermata, offrendo una performance divertente e completamente convincente della fanciulla sessualmente innocente e naïf, che -esperienza dopo esperienza- acquisisce la capacità di ragionare in modi tanto ineccepibili quanto conturbanti, svelando tutte le ipocrisie del mondo.


È davvero molto significativo e molto divertente assistere agli sforzi di Bella di trovare un senso in tutto l'impianto maschilista patriarcale della società che la circonda.

Un po' come la bambola Barbie nel film di Gerwig, quando capita nel mondo reale, mondo che si sforza di capire, con tutta la sua buona volontà e purezza priva di preconcetti. Nel cercare di rapportarsi al "Real World", ne svela le -reali- continue incongruenze e iniquità che sfidano qualsiasi razionale.


Bella Baxter-Emma Stone viene tirata fuori cadavere dalle rive fangose del Tamigi dopo che si è gettata dal Tower Bridge di Londra.

È dunque una novella Frankenstein, esattamente come nel romanzo di Mary Shelley.

Dopo la rianimazione, con il cervello di un neonato in un corpo di donna adulta, poco alla volta procederà nelle varie fasi del suo percorso autodidatta di maturazione mentale fino a diventare una persona completa e una donna molto consapevole di sé e sicura di quello che vuole, in una continua sfida alla società in cui si è trovata a ri-vivere.

Una volta libera, Bella studierà Medicina, sulle orme del suo mentore.


Inizialmente i suoi movimenti sono rigidi e a scatti, ma il passo è già deciso e segue l'istinto capriccioso della ragazza, istinto che è la sua forza. In questo film persino la goffaggine di Bella risulta elegante: Emma Stone ha fatto un capolavoro di personaggio.

Come ha detto Lanthimos nel suo discorso di accettazione del Leone d'Oro per il miglior film, “Above all, this film is the central character of Isabella Baxter, this incredible creature, and she wouldn’t exist without Emma Stone, another incredible creature.” (Questo film, sopra ogni altro aspetto, è la sua protagonista Isabella Baxter, questa incredibile creatura, che non esisterebbe senza Emma Stone, un'altra incredibile creatura.")


Perfetta, magnifica, anche la performance di Mark Ruffalo nei panni del seduttore furfante, l'avventuriero Duncan Wedderburn, che porta la fanciulla con sé in un grand tour, il tipico viaggio culturale ottocentesco delle classi agiate e in possesso di una istruzione privilegiata.

A Lisbona Bella è ammaliata dal fado. A Alessandria d'Egitto scopre che esistono i poveri, miserabili sotto la soglia di sopravvivenza e ne prova un dolore profondissimo e traumatico -come Buddha, come Francesco d'Assisi. Bellissimo questo sentimento di dolore improvviso e pervasivo che prova Bella quando scopre di colpo le disuguaglianze di classe.

A Parigi scopre l'arte di arrangiarsi e i diseguali principi di libertà d'azione delle donne, cui -giustamente- si insubordina immediatamente, poiché sono senza senso!

Infine ritorna a Londra, dove rimarrà.


Lo scienziato eccentrico Dott. Godwin Baxter è un crepuscolare Willem Dafoe.


Un ruolo minore è affidato a Hanna Schygulla. Bello rivedere sul grande schermo la eccellente attrice. È l'aristocratica Martha Von Kurtzroc sulla nave da crociera e porgerà ai ragionamenti di Bella nuovi risvolti filosofici.


Molteplici e differenti i personaggi che Bella incontra, essi costituiscono un excursus tra i vizi dell'umanità. Proprio cogliendo tutte le sfide insite nell'esplorazione dell'esperienza umana, Bella arriva all'indipendenza come donna.


Un film molto romantico in cui Eros governa.

Ha musiche molto curiose e eccentriche.

Poor Things è il primo film di Lanthimos ad avere una colonna sonora originale. È realizzata dal giovane pianista e violinista, compositore inglese Jerskin Fendrix, che scrive materiale "ultra-modern art pop".  Con l'album Poor Things (Original Motion Picture Soundtrack)  Fendrix debutta nel mondo della musica da film e crea 21 canzoni molto adatte a quest'opera.


Quanto alla esibizione di nudità, i corpi nudi frontali -alla faccia del femminismo- sono soltanto femminili. Il tipico voyeurismo del regista uomo colpisce ancora...


Film confezionato in modo magistrale, spassoso, provocatorio: da vedere.





Emma Stone, lunghissimi capelli corvini che contrastano con la carnagione chiarissima e gli intensi occhi cerulei, sopracciglia folte e chiuse a sottolineare la primitività del suo essere, all'inizio della favola noir.

Magistrale l'espressione di sgomento e contemporaneamente di energica caparbia ricerca di quello che le pare giusto e necessario, al di là di ogni consuetudine e convenienza!






Alcuni dei meravigliosi abiti indossati dalla attrice protagonista Emma Stone. Qui a sinistra Bella esplora Lisbona vestita con i colori di Biancaneve o altra principessa delle fiabe.




Qui a lato indossa uno strabiliante abito nuziale.







Nude Girl Standing With Long Black Hair and Blue-Black Drap (Ragazza nuda in piedi con lunghi capelli neri e drappo nero-blu), acquerello di Egon Schiele (1911) è il dipinto che ha ispirato Lanthimos per la creazione della sua eroina Bella Baxter.















Willem Dafoe è lo scienziato Godwin 'God' Baxter, il trucco del suo volto richiede sei ore di lavoro








Perfetta, magnifica, anche la performance di Mark Ruffalo nei panni del seduttore furfante, l'avventuriero Duncan Wedderburn







Mark Ruffalo e Emma Stone alla presentazione del film al DGA - Directors Guild of America Theater di New York City il 6 dicembre 2023

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