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Writer's picturePlanet Claire

OPPENHEIMER e FOLLOWING, il più recente e il primo lungometraggio di Christopher Nolan

Updated: Mar 12

OPPENHEIMER

regia di Christopher Nolan

anno di produzione: 2023

nazione: USA

durata: 180 minuti uscita in sala internazionale: metà luglio 2023

uscita in sala in in Italia: 23 agosto 2023 J. Robert Oppenheimer, nato nel 1904 in una famiglia upper-class ebrea non osservante, fu un innovatore importantissimo in fisica nucleare, astronomia teoretica, spettroscopia, teoria quantistica dei campi, astrofisica. Febbrilmente creativo e geniale, dall'intelligenza folgorante, è lo scienziato che diede alla società contemporanea l'arma di distruzione di massa "definitiva".

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il fisico newyorkese fu posto a capo del progetto dei Servizi Segreti nordamericani per la realizzazione della bomba atomica. Il progetto si svolse dal 1943 in un luogo desertico segreto nel Los Alamos Laboratory in New Mexico, luogo suggerito dallo stesso Oppenheimer, che aveva sempre amato quel territorio isolato del Sud, considerandolo un rifugio dell'anima. Quando Oppenheimer comprese appieno le immani conseguenze distruttive della sua creazione, cercò in ogni modo di impedirne l'ulteriore sviluppo tecnologico e scientifico e cercò di impedirne l'utilizzo di sterminio. Fu allora politicamente e fattivamente bloccato, -all'epoca negli USA governava il Presidente Truman-, da un vero e proprio processo "fuori dalle aule del tribunale", che viene ampiamente raccontato dal film di Nolan, trasformando così la pellicola in buona parte in un court drama. Il governo strumentalizzò le frequentazioni comuniste dello scienziato per metterlo all'indice. Oppenheimer ammise le sue idee di Sinistra e di essere stato un simpatizzante del movimento popolare comunista, come molti intellettuali negli Anni Trenta, che supportavano il pensiero progressista, le riforme sociali e certamente l'antifascismo. Evidentemente Oppenheimer, come Einstein, subí anche l'antisemitismo durante la sua carriera e la questione è accennata nel film di Nolan.

Fu proprio il desiderio di costruire la bomba prima che ci riuscissero i Nazisti a ispirare lo scienziato, ambizione purtroppo non realizzata in tempo, (le scoperte scientifiche richiedono tempo): quando la bomba fu pronta, la dominazione nazifascista già era crollata e Hitler e Mussolini erano morti da pochi mesi. Andò così a colpire non la direzione del Terzo Reich a Berlino, come si sperava di riuscire a fare negli anni della progettazione, ma Hiroshima e Nagasaki, (6-9 agosto 1945), affermando gli USA come superpotenza soprattutto di fronte all'URSS. Il film ci racconta di un uomo straordinariamente brillante e ambizioso, con una mente attivissima che ragiona per intuizioni, una mente che osserviamo in azione in tormentati sogni e visioni, che esplodono sul grande schermo in una miriade di caleidoscopici frammenti, metafora dell'esplosione atomica, la cui responsabilità Oppenheimer non si perdona. Cillian Murphy è un ipnotico Oppenheimer. L'attore ha fatto un lavoro notevole per raffigurare lo scienziato dai pensieri coraggiosi e dalla grande capacità di leadership, l'uomo in perenne, feconda, sofferta tensione. Cillian Murphy (si pronuncia Kilian) è il bravissimo attore irlandese che il grande pubblico conosce per la serie televisiva sulla street gang Peaky Blinders (2013-2022), dove interpreta, premiatissimo, il ruolo protagonista di Tommy Shelby. Molto legato a Nolan, Cillian Murphy ha lavorato con il regista nella saga del supereroe DC Comics in Batman Begins (2005), The Dark Kight (2008) e The Dark Knight Rises (2012), dove interpreta il super-villain manipolatore ScareCrow; nel thriller di fantascienza Inception (2010); nel sublime film di guerra Dunkirk (2017). Vorrei citare anche il ruolo protagonista di Breakfast on Pluto (2007), il bellissimo film di Neil Jordan in cui l'attore, allora trentenne, interpretava un giovane transgender nell'Irlanda dell'IRA. L'elegante Professor Oppenheimer fu amante appassionato di varie cóltissime colleghe, con le quali intrecciò storie e matrimoni. Il film biografico racconta anche questo aspetto della sua vita privata e si sofferma sulla complicata e dolorosa relazione con Jean Tatlock, (interpretata dalla seducente attrice britannica Florence Pugh, vista anche in Little Women di Greta Gerwig, dove era Amy). Tatlock, psichiatra, attivista comunista e giornalista dell'organo del Partito Comunista Western Worker, dove si dedicava all'esposizione delle ingiustizie e diseguaglianze sociali, soffriva, come peraltro lo stesso fisico nucleare, di depressione.


La figura di Jean Tatlock, di cui Oppenheimer si innamorò profondamente, merita un biopic a se stante: laureatasi in Medicina all'Università di Stanford in un'epoca in cui vedere una donna in un'aula universitaria non era frequente, fu una intellettuale di notevole importanza, all'altezza dell'intelletto del grande Oppenheimer. Donna bellissima e dallo spirito libero, dal pensiero eminente, dall'antifascismo pionieristico, ebbe una vita molto interessante; il senso della esistenza di questa figura eccellente non può essere ricondotto alla relazione con l'eccelso Professor Oppenheimer, che pur fu intensa e per diversi anni preminente. Il film di Nolan racconta Jean Tatlock soltanto nel suo ruolo di amante ed evidenziandone le fragilità; Tatlock nella realtà nutrì Oppenheimer non soltanto del profondo amore che vissero insieme, ma ebbe una influenza centrale su di lui e lo condusse al suo proprio profondo pensiero anche in ambito letterario e della psicologia. Come forse Marilyn Monroe, anche Jean Tatlock, personaggio politicamente scomodo, fu "suicidata" dalla FBI.

Robert Downey Jr. è lo scaltro presidente Dr. Lewis Strauss della Atomic Energy Commission, bravissimo, anzi sorprendente, nel doppio gioco. Come vedremo più oltre nell'articolo, Nolan è da sempre molto sensibile al tema del doppio gioco. Un aspetto importantissimo di questo film è anche l'uso del bianco e nero e del colore. Il bianco e nero da film classico di culto è qui meraviglioso, con una progettazione delle scene meticolosa e di altissimo livello visivo. Le scene in bianco e nero nel film sono quelle del "processo" e raccontano quanto accadde allo scienziato dopo che la bomba atomica fu detonata e lui tentò di arginare lo sviluppo dell'arma di distruzione. Il colore rappresenta il film dal punto di vista di Oppenheimer, il bianco e nero mostra la prospettiva del suo cinico antagonista e rivale Dr. Lewis Strauss. La vicenda non è raccontata cronologicamente e questo è un tratto tipico della narrazione nolaniana. Anche qui, più che veri e propri flashback, abbiamo un avvicendamento temporale dei fatti presentati in una successione avvincente non basata sulle date degli avvenimenti. Un film molto coerente e coeso, di forte impatto emotivo. La colonna sonora, una sinfonia composta da Ludwig Göransson, arricchisce il film di un'atmosfera dark, anch'essa molto tipica di Nolan. Forte fumatore, in un'epoca in cui le strategie dell'industria del tabacco riuscivano ancora a dissimulare l'evidenza scientifica dei clamorosi danni alla salute, il geniale Oppenheimer purtroppo morì di cancro alla gola nel 1967 a soli 63 anni.




Cillian Murphy nella sua interpretazione del sofferto protagonista



Il regista Christopher Nolan mentre dirige una scena con Cillian Murphy

il vero Professor J. Robert Oppenheimer nella realtà



i veri J. Robert Oppenheimer e Albert Einstein (foto di Life)


Rami Malek interpreta il fisico nucleare David Hill, uno scienziato che svela il doppio gioco del Dr. Strauss durante il processo architettato dal governo statunitense per rimuovere il Prof. Oppenheimer dai suoi incarichi nel Manhattan Project La filmografia di Christopher Nolan: Following (1998) Memento (2000) Insomnia (2002) Batman Begins (2005) The Prestige (2006) The Dark Knight (2008) Inception (2010) The Dark Knight Rises (2012) Interstellar (2014) Dunkirk (2017) Tenet (2020) Oppenheimer (2023) FOLLOWING regia di Christopher Nolan anno di produzione: 1998 nazione: UK durata: 69 minuti distribuzione: sull'onda del successo di Oppenheimer, è nuovamente distribuito il primo film di Nolan, vedibile in sala nelle principali capitali cinematografiche italiane: Torino, Milano, Roma


Dopo aver raccontato del più recente film di Christopher Nolan, parliamo del primo lungometraggio del regista londinese.


Il primo lungometraggio del regista londinese, Following, è un thriller molto bello e raffinato che Nolan girò da principiante a Londra a 28 anni, con l'esiguo budget di £ 6.000, che il neo-regista mise di tasca sua.


Il tema è l'inganno, il doppio gioco. La truffa, lo scam sono qui sia agiti sia subíti dalle stesse persone, in un continuo capovolgimento di prospettive, che soltanto alla fine della pellicola si rivela in tutto il suo orrore. (Quasi) tutto non è ciò che sembra...


La storia è raccontata per scene separate che si susseguono una dopo l'altra.

Come spesso avverrà in Nolan, il racconto è in ordine non cronologico. Questa narrazione non lineare, apparentemente confusa, è atta a ingenerare un senso di tensione e angoscia nello spettatore, man mano che il thriller procede fino al drammatico svelamento finale.


Un film violento, con una buona sceneggiatura e ripetuti colpi di scena, girato con cinepresa a mano in un bianco e nero fortemente contrastato, commentato sia da moltissimo silenzio (assenza totale di musiche extradiegetiche), sia dalla avvincente musica elettronica di David Julyan, che compose la colonna sonora, senza richiedere alcun compenso.


La colonna sonora completa si trova su youtube qui: https://www.youtube.com/watch?v=COLZMGUMe0c e merita l'ascolto.


Tutti coloro che presero parte al film, peraltro, lavorarono senza compenso per la assoluta mancanza di fondi della produzione.


Le scene, piuttosto buie, -spesso Nolan usa toni molto scuri-, sono pervase da una malinconia indefinita, tipica del noir classico; i dialoghi sono molto intellettuali, quasi filosofici; lo story-telling è molto ingegnoso e complesso; il cattivo è di spietata superiore intelligenza, una mastermind che gradualmente svelerà allo spettatore tutta la sua insidiosità.


Del noir classico, il film ha tutti gli ingredienti: tensione e calma apparente, l'ingenuo innocente predestinato, la femme fatale, un innocuo gesto criminale di poco conto che virerà, dopo vari drammatici accadimenti, in tragedia.


Un giovane disoccupato, personaggio protagonista cui non è dato un nome, (l'attore principiante Jeremy Theobald), è un aspirante scrittore, dominato da un profondo senso di solitudine e dalla mancanza di prospettive. Si mette a seguire londinesi sconosciuti, per le strade della città: i pedinamenti hanno una loro intrinseca insensatezza, sono ispirati dal caso e non hanno per lui alcuno scopo, se non quello di aiutarlo a trovare ispirazione per i personaggi dei suoi romanzi ancora da iniziare a scrivere...

Ben presto, l'attività di pedinamento diviene un'ossessione e il giovane commetterà alcuni gravissimi errori.

Incontra una seducente bionda, (l'attrice alla sua prima interpretazione Lucy Russell); un misterioso e pericoloso ambiente criminale; un evanescente insospettabile giovane ladro (interpretato da Alex Haw, non un attore, bensì un futuro architetto e designer), di nome Cobb, (un nome che Nolan userà di nuovo in Inception per il personaggio di Leo Di Caprio.)

All'inizio del film, il giovane senza un nome inizia a relazionare a un altro uomo gli accadimenti e dice "What happened is the following:", ("Quanto segue è ciò che è accaduto:"). Following è dunque un riferimento sia a questo report che il protagonista sta iniziando a riferire, sia all'atto del seguire, pedinare le persone.


Perfetta introduzione al mondo visionario del geniale regista, la pellicola è un gioiello per cinefili.


La locandina del film, che fu presentato al San Francisco Film Festival, e una foto del giovanissimo Christopher Nolan.

Il giovane protagonista segue uno sconosciuto per le strade di Londra, che, durante lo svolgimento di una trama complessa, diventerà suo mentore e antagonista.




Nota a margine: Pessimo, come sempre, il doppiaggio in italiano, di cui darò un piccolo esempio, senza riuscire a capacitarmi del perché tanti ripetano che il doppiaggio in Italia è fatto con grande maestria. Oltre al fatto che le voci dei doppiatori italiani qui non hanno ritmo e pertanto appiattiscono molto la vicenda, porto anche un esempio, un po' sconcertante, di alcune parole della traduzione: "She was the one who's fooling around." (trad. mia: "Dunque era lei quella che faceva la furba in giro."), riferendosi a una ragazza sposata, scoperta con un amante. Traduzione della versione italiana con i doppiatori italiani: "Dunque era lei la zoccola!" Non c'è bisogno di spiegare quanta volgarità viene aggiunta, quanto pacchiano e non necessario giudizio morale viene gratuitamente immesso, quanto danno viene arrecato, come al solito, questa volta a un personaggio femminile, tramite il disprezzo, con l'uso del termine "zoccola", usato a sproposito per tradurre le parole "fooling around" che hanno il significato di un comportamento irregolare e sconsiderato, ma definito in modo leggero, spiritoso, non certo con l'epiteto deprecabile e lurido inserito dal doppiaggio italiano.

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