Fuchsia Dunlop presenta il suo ultimo libro Invitation to a Banquet il 22 ottobre 2025 al MAO Museo di Arte Orientale di Torino
- Planet Claire
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Fuchsia Dunlop arriva a Torino al MAO, dopo un passaggio il 20 ottobre all'Università La Sapienza di Roma. Il pubblico del MAO di Torino accoglie con entusiasmo la celebre food writer britannica Fuchsia Dunlop, ospite d’onore per la presentazione del suo ultimo libro, Invito a un banchetto (add editore). L’incontro, è molto più di una semplice presentazione: un viaggio nella storia, nella filosofia e nei profumi della cucina cinese, guidato da una delle voci più autorevoli nel campo della gastronomia mondiale.
A introdurre la serata è Stefania Stafutti, sinologa, docente universitaria di Lingua e Letteratura Cinese presso l'Università di Torino e direttrice dell’Istituto Confucio di Torino, che delinea la centralità del cibo nella cultura cinese come atto sociale, estetico e spirituale. Il direttore del MAO Davide Quadrio dialoga poi con Dunlop in un confronto appassionato, in cui si sono intrecciati aneddoti di viaggio, racconti di tavole e mercati e riflessioni più ampie sul ruolo del cibo come linguaggio universale.
Nel corso della conversazione, Dunlop evoca alcuni dei piatti che attraversano il suo libro come personaggi di un romanzo gastronomico: il mapo tofu, con il suo equilibrio perfetto tra piccantezza e morbidezza; il pollo alla maniera di Chongqing, in cui il croccante si sposa al fuoco vivo del peperoncino; le melanzane con aglio e salsa di fagioli, emblema della cucina casalinga e della sua silenziosa eleganza; e le ricette vegetariane buddhiste, che incarnano la filosofia dell’armonia e della misura. Ogni piatto è il pretesto per raccontare un frammento di mondo, un ricordo di viaggio, un incontro con un cuoco o con una famiglia che custodisce una tradizione. Invito a un banchetto non è un semplice ricettario: è un saggio narrativo, un’autobiografia in cui il cibo diventa chiave di lettura per comprendere la civiltà cinese. Dunlop accompagna il lettore in un percorso che va dai sapori pungenti del Sichuan alle cucine monastiche, dal rituale conviviale al gesto quotidiano, rivelando la straordinaria complessità di una tradizione gastronomica che è anche filosofia di vita.
La scrittrice ricorda i primi anni a Chengdu, quando fu la prima occidentale ammessa all’Istituto superiore di cucina del Sichuan. Da quella esperienza è nata una carriera trentennale dedicata allo studio della cucina cinese in tutte le sue declinazioni. Con libri come Shark’s Fin and Sichuan Pepper e Every Grain of Rice (premiato con il James Beard Award nel 2017), Dunlop ha dato voce a un patrimonio culturale spesso ridotto, in Occidente, a stereotipo. La sua scrittura, precisa e appassionata, unisce rigore antropologico e sensibilità letteraria, trasformando il cibo in un linguaggio di empatia.
L’atmosfera al MAO è quella di un convivio intellettuale, un vero banchetto delle idee. Le parole di Dunlop restituiscono al cibo la sua dimensione più profonda, quella del legame tra esseri umani, della memoria e dell’identità.
In un mondo che tende a semplificare le differenze culturali, Invito a un banchetto è un’opera che invita alla complessità. Con grazia e curiosità, Fuchsia Dunlop ci ricorda che cucinare e mangiare insieme significa riconoscere l’altro, ascoltarlo, comprenderlo. E che ogni boccone, se assaporato con consapevolezza, può diventare un gesto di conoscenza.
Fuchsia Dunlop è una scrittrice e cuoca britannica, specializzata nella cucina cinese, con un’attenzione particolare alla regione del Sichuan. Nata e cresciuta a Oxford, ha studiato letteratura inglese al Magdalene College, Cambridge (laurea BA nel 1991) e successivamente ha frequentato il School of Oriental and African Studies (SOAS) di Londra per approfondire gli studi sulla Cina. Nel 1994 ottenne una borsa di studio del British Council per uno studio post-laurea in Cina, scegliendo la provincia del Sichuan (centro-ovest della Cina) come base. Durante quel periodo divenne la prima occidentale ammessa al Sichuan Institute of Higher Cuisine (o Sichuan Higher Institute of Cuisine) a Chengdu, dove studiò cucina cinese professionale. Questa combinazione di studi letterari, linguistici e culinari ha fatto di Dunlop una figura unica: una occidentale che non si limita a “fare cucina cinese”, ma che cerca di comprenderla in profondità — come linguaggio culturale, come filosofia della tavola, come storia.
Dunlop ha scritto numerosi libri e pubblicato articoli su riviste internazionali, dedicandosi all’esplorazione delle cucine regionali cinesi, non solo il Sichuan, ma anche Hunan, la Cina orientale, le tradizioni vegetariane buddhiste e altro ancora.
Tra le opere più note:
Sichuan Cookery (2001, UK) / Land of Plenty (US) — introdusse il pubblico occidentale a ricette autentiche del Sichuan.
Revolutionary Chinese Cookbook (2007) — esplorazione della cucina della provincia di Hunan.
Every Grain of Rice (2012) — cucina cinese domestica semplice, che vinse premi importanti.
The Food of Sichuan (2019) — approfondimento sul Sichuan, aggiornando il suo lavoro precedente.
Invitation to a Banquet (2023) — il suo ultimo libro conosciuto, che è più saggio/narrativa che “solo ricette”
Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti: ad esempio è stata definita da The New York Times come colei che “has done more to explain real Chinese cooking to non-Chinese cooks than anyone”. Ha anche scritto su pubblicazioni importanti quali The New York Times, The New Yorker, The Financial Times, Lucky Peach, Saveur.
Uno dei tratti distintivi di Dunlop è che non si limita a trasferire ricette: cerca di svelare le logiche, i metodi, i valori, la conversazione tra ingredienti, tecnica e cultura. Per esempio, in un’intervista ha spiegato come la sensazione tattile (“mouth-feel”, kou gan) sia tanto importante nella cucina cinese quanto il sapore puro: è parte dell’esperienza. Inoltre, ha spesso sottolineato che la cucina cinese tradizionale non deve essere vista solo come “piccante”, “esotica” o “strana” agli occhi occidentali, ma come un universo gastronomico ricco di storia, regionalità, rituali, e che merita di essere conosciuto senza stereotipi.
Nel 2024/25, Dunlop è stata protagonista di interviste in cui ha riflettuto sulla pausa imposta dalla pandemia e come quella distanza le abbia anche permesso di rivedere il suo rapporto con la Cina, con il cibo e con la scrittura. In un’intervista ha dichiarato: “I eat to understand” (“mangio per capire”) parlando della sua curiosità verso consistenze, ingredienti e abitudini alimentari cinesi.
Il suo libro Invitation to a Banquet è uscito in un momento in cui viaggiare in Cina era complicato, e lei ha utilizzato oltre 150 quaderni di appunti accumulati in 30 anni per scriverlo.
In un articolo del 2023, Dunlop ha riflettuto su come la cucina cinese stia vivendo una sorta di “rinascita” all’estero, con maggiore consapevolezza delle sue regioni, dei suoi ingredienti e della sua complessità — e ha detto che continuerà a scrivere, che per lei sarà un impegno di lungo termine.
In un mondo in cui la globalizzazione alimentare spesso porta a standardizzazioni, Dunlop rappresenta un modello di resistenza alla banalizzazione: invita a conoscere, a scoprire, a rispettare la diversità gastronomica. Il suo lavoro contribuisce a far sì che la cucina cinese venga vista non solo come “cibo da ristorante” o “piatto esotico”, ma come parte integrante di un patrimonio culturale, con valore storico, sociale e ambientale.


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