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Flashback Art Fair XIII edizione inaugura a Torino

  • Writer: Planet Claire
    Planet Claire
  • 1 day ago
  • 5 min read

Torino, 29 ottobre 2025 — Si è aperta la tredicesima edizione di Flashback Art Fair, nell’ambito della Torino Contemporary Art Week internazionale. La fiera, che mescola arte antica, moderna e contemporanea, è uno spazio di accoglienza, di contenuti, di pensiero. La fiera è ospitata, come avviene da ormai quattro anni, presso Flashback Habitat, in Corso Giovanni Lanza 75, in un edificio carico di memoria e interessato da una significativa trasformazione urbana.


L’edizione 2025 della Flashback Art Fair -la fiera è nata nel 2002- è presentata emblematicamente “Senza titolo”. Questa scelta, volutamente aperta, è servita a sottrarsi a una narrazione unica ed è un invito a restare disponibili a soluzioni estetiche differenti, in un dialogo libero fra le epoche. Sono oltre quaranta le gallerie italiane e internazionali presenti. Come da consuetudine, la fiera propone la preview su invito, seguita dall'apertura al pubblico nei quattro giorni successivi. Flashback si conferma evento commerciale e culturale di pregio. Una folla di collezionisti, operatori dell'arte, appassionati e socialite converge per ammirare le opere, tutte in vendita. A rendere Flashback una manifestazione dal fascino suggestivo è la accurata selezione delle opere, l'importanza delle gallerie e la capacità di far dialogare, in un unico spazio, linguaggi e sensibilità appartenenti a epoche diverse: dall’arte antica alla modernità, fino alle sperimentazioni contemporanee.


L’originario edificio era l’“Istituto Provinciale per l’Infanzia” (IPI), noto anche come brefotrofio della Provincia di Torino, attivo fino agli anni 80. In particolare il Padiglione A costituiva la sezione originaria destinata all’accoglienza iniziale, il luogo d’ingresso, per le maternità (le "ragazze madri", come si chiamavano un tempo) e i neonati: il primo punto di contatto fra bisogno e tutela. Oggi l’arte rigenera un luogo dimenticato e dismesso, restituendogli dignità senza cancellarne il passato, mostrandolo, trasformandolo in un’occasione di dialogo con il pubblico, con la città, con la memoria collettiva. L’edificio conserva infatti una memoria viva: al suo interno è allestita una mostra permanente chiamata Una vita migliore. Frammenti di storie dell’Istituto per l’Infanzia della Provincia di Torino, curata da Alessandro Bulgini, che restituisce visivamente attraverso fotografie, video-testimonianze, documenti, il vissuto di coloro che da bambini trascorsero una parte della propria vita lì e che sono stati rintracciati in età adulta. Inoltre, il progetto include “Stanze Viventi / Living Rooms”: ambienti reinterpretati da artisti che dialogano con la storia del luogo, rendendo percepibili i passaggi affettivi e simbolici dell’edificio.


Negli ultimi anni l’associazione culturale Flashback ha avviato un articolato progetto di riuso dell’edificio, trasformandolo in un hub culturale indipendente chiamato Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee. La concessione è prorogata fino al 2027. Il luogo ospita, come ogni anno, anche la Flashback Art Fair.


Vi propongo una selezione di opere molto belle, che testimoniano la straordinaria varietà della pregevole esposizione.


Giacomo Balla                                                              Villa Borghese  (Anni Venti)                                                              olio e sabbia su tavola                                                  75x50 cm
Giacomo Balla Villa Borghese (Anni Venti) olio e sabbia su tavola 75x50 cm

Marco Calderini                                                          Giochi di bimbi (1885)                                                    olio su cartone     47x56 cm                                               presentato dalla Galleria Arcuti Fine Art
Marco Calderini Giochi di bimbi (1885) olio su cartone 47x56 cm presentato dalla Galleria Arcuti Fine Art















'Lokapala', Cina, Dinastia Tiang (618-907 a.C.) terracotta color camoscio a decoro sancai                                    h. 74,5                                                                        opera presentata dalla Galleria Arcuti Fine Arts
'Lokapala', Cina, Dinastia Tiang (618-907 a.C.) terracotta color camoscio a decoro sancai h. 74,5 opera presentata dalla Galleria Arcuti Fine Arts














































Onorio Marinari (Firenze, 1627 – 1716)                          Venere vincitrice                                                           olio su tela ovale                                                            cm 109 x 86                                                           presentato dalla Galleria Arcuti Fine Arts
Onorio Marinari (Firenze, 1627 – 1716) Venere vincitrice olio su tela ovale cm 109 x 86 presentato dalla Galleria Arcuti Fine Arts




















Alighiero Boetti                                                      Sciogliersi come neve al sole (ca. 1987)                 ricamo su tessuto 22,6x20,5cm                                          presentata da NP ArtLab
Alighiero Boetti Sciogliersi come neve al sole (ca. 1987) ricamo su tessuto 22,6x20,5cm presentata da NP ArtLab


















IRMA BLANK                                                           Radical Writings, Schrift-Atem-Übung 25-3-88, 1988                                                       presentata da NP ArtLab
IRMA BLANK Radical Writings, Schrift-Atem-Übung 25-3-88, 1988 presentata da NP ArtLab














Renato Guttuso                                                       Senza titolo (Serenata)                                             tecnica mista su carta                                         presentato dalla Galleria Aversa
Renato Guttuso Senza titolo (Serenata) tecnica mista su carta presentato dalla Galleria Aversa




















la bellissima statua in pietra di                            Domicella Bożekowska                                            Timid (c. 1970)                                                          53,5x50x26cm
la bellissima statua in pietra di Domicella Bożekowska Timid (c. 1970) 53,5x50x26cm























L'artista polacca Domicella Bożekowska (1927-2019), scultrice a Varsavia, era affascinata dal mondo animale e coraggiosa nelle sue scelte artistiche. La sua serie di Lupi raffigura, tra gli altri esemplari, un cucciolo figlio di un lupo che l'artista salvò dall'uccisione e poi adottò. Nel 1978 Bożekowska organizzò la mostra "Nemico pubblico n. 1" in difesa degli ultimi lupi polacchi, allora minacciati di completa estinzione. Grazie alla collaborazione di scienziati e giornalisti consapevoli della gravità del problema, la mostra ricevette grande attenzione. All’epoca purtroppo non riuscì a raggiungere l’obiettivo di proteggere i lupi. Tuttavia, riuscì ad abolire il premio per l’abbattimento e a introdurre un periodo di divieto di caccia.




Amanda Chiarucci                                                            Il fattore aureo (2025)                                                 origami Golden Venture con carta da Topolino (Disney) e dalla settimana enigmistica di mio padre (edizioni dal 1932)                                                                                               opera presentata da Lana & Rino Costa Arte Contemporanea
Amanda Chiarucci Il fattore aureo (2025) origami Golden Venture con carta da Topolino (Disney) e dalla settimana enigmistica di mio padre (edizioni dal 1932) opera presentata da Lana & Rino Costa Arte Contemporanea






















La tecnica Origami Golden Venture è una pratica modulare tridimensionale che nasce dall’assemblaggio di piccoli triangoli di carta piegati a mano con cura rituale, a creare strutture costruite su un raffinato sistema di incastri. Amanda Chiarucci indaga le potenzialità di questa tecnica, spingendosi verso forme e configurazioni inaspettate. La sua ricerca unisce abilità manuale e riflessione concettuale, dando vita a costruzioni complesse, che l'artista carica di significati simbolici.




Maestro della Loggia degli Osii                               Madonna con il bambino (ca 1315-1320)                      legno intagliato policromato                                   altezza cm. 80                                                       presentata da Botticelli Antichità Firenze
Maestro della Loggia degli Osii Madonna con il bambino (ca 1315-1320) legno intagliato policromato altezza cm. 80 presentata da Botticelli Antichità Firenze
























Fortunato Depero                                                Pellicano Paradiso (ca. 1922)                                 tempera su carta                                                          29,8 x 29,8 cm                                                    presentato da Studio d'arte Camapaiola
Fortunato Depero Pellicano Paradiso (ca. 1922) tempera su carta 29,8 x 29,8 cm presentato da Studio d'arte Camapaiola




















Joseph Kosuth                                                             one +nine, a re-text # 5                                         serigrafia su alluminio (2003)                              presentato dalla Galleria In Arco di Torino
Joseph Kosuth one +nine, a re-text # 5 serigrafia su alluminio (2003) presentato dalla Galleria In Arco di Torino


















Karl Wilhelm Wach                                                       The beautiful Velletrinerin (ca. 1820)                                63x51cm                                                                presentato da Kollenburg Antiquaires
Karl Wilhelm Wach The beautiful Velletrinerin (ca. 1820) 63x51cm presentato da Kollenburg Antiquaires





















Anselm Feurebach                                                       View of Subiaco (1856)                                               48x36cm                                                           presentato da Kollenburg Antiquai
Anselm Feurebach View of Subiaco (1856) 48x36cm presentato da Kollenburg Antiquai






















I colori di questo dipinto sono caldi e invitanti, tuttavia il quadro sconcerta: la veduta sul villaggio laziale è bloccata da una grossa formazione rocciosa, sospesa in maniera precaria. Il paesaggio riflette l'umore del pittore, malato. Gli elementi presenti nel dipinto esprimono una sorta di sventura incombente.



Salvo                                                                                Un quadro coi fiocchi (1998)                                                   olio su tela                                                            90x70cm
Salvo Un quadro coi fiocchi (1998) olio su tela 90x70cm






















Nei dipinti di Salvo la luce, sempre potente, emana dall’interno della scena, conferendole una vitalità quasi metafisica.



Louis Dorigny (1654-1742)                                             Pan e Siringa                                                                  olio su tela                                                                     146,7 x 113,5 cm                                                       presentato dalle Galerie Canesso, Paris
Louis Dorigny (1654-1742) Pan e Siringa olio su tela 146,7 x 113,5 cm presentato dalle Galerie Canesso, Paris




















Pan e Siringa del francese Louis Dorigny rappresenta in modo estremamente teatrale un episodio mitologico tratto dalle Metamorfosi di Ovidio: la fuga della ninfa Siringa da Pan che la insegue per predarla.

L’opera coglie il momento drammatico dell’inseguimento: Pan afferra la ninfa, ne blocca la fuga. Questo istante fermato trasmette una intensa tensione narrativa. Le figure sono disposte in posa dinamica. La diagonale visiva rafforza la drammaticità della scena. I contrasti sono luminosi, il tono emotivo è mediato da ombre accentuate. La luce proviene da una fonte interna alla scena: illumina le figure centrali, evidenzia i drappeggi e contribuisce a dare volume ai corpi. Il mito di Pan e Siringa è il racconto del rifiuto della fanciulla e della sua metamorfosi: Siringa prega le Naiadi, ninfe delle acque, di salvarla e queste la trasformano in canna di fiume. Dorigny racconta la storia e riflettere sulle tensioni fra natura umana e divina, sebbene il dipinto abbia una forte spettacolarità decorativa, più che una profondità simbolica. Dorigny fu attivo tra XVII e XVIII secolo, legato al barocco tardo-veneziano e ai circoli di decorazione ornamentale. Il suo sguardo è molto moderno, la qualità pittorica del grande dipinto è notevole e rende l'opera molto potente.





i graziosi ambienti della esposizione
i graziosi ambienti della esposizione
i graziosi ambienti della esposizione
i graziosi ambienti della esposizione


 
 
 

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