top of page
Writer's picturePlanet Claire

41 TORINO FILM FESTIVAL Linda veut du poulet di Chiara Malta e Sébastien Laudenbach (It/Fr, 2023)

Updated: Dec 17, 2023

in Concorso Lungometraggi

durata: 76'

sceneggiatura: Margaux Duseigneur


Linda veut du poulet (Linda vuole il pollo/Chicken for Linda), lungometraggio di Chiara Malta realizzato con l'animatore Sébastien Laudenbach.

Molto colorato e pop, il film utilizza l'animazione come linguaggio, come tecnica di narrazione.


Bizzarro, caratterizzato da un umorismo surreale, a tratti commovente, è premiato quest'anno al Festival Internazionale di Animazione di Annecy.


Siamo in Francia, una bimba che ha perso il papà vuole mangiare il pollo arrosto con i peperoni, come glielo cucinava il suo papà italiano. Avventure e peripezie in un film che vuole essere giocoso.


La regista vuole una storia ribelle, dove il caos infantile contamina e pervade il mondo degli adulti in modo gioiosamente anarchico. Intento lodevole, ma i bambini purtroppo risultano insolenti e maleducati. E le forze dell'ordine oggetto di satira (o meglio, di ridicolizzazione), e dunque pasticcione e inette, che intervengono in modo sproporzionato nell'azione, un po' troppo viste in milioni di commedie, qui non divertono particolarmente.


Altri temi proposti sono l'elaborazione della perdita luttuosa del genitore, per la quale giova il ricordo: la perdita progressiva di memoria che avviene nell'infanzia impedisce l'elaborazione del lutto. Occorre perciò parlare ai bambini del tempo e della memoria.

Un altro tema che il film evoca, lateralmente, tramite la ricerca in fattoria di un pollastro, è la necessità di far conoscere ai bambini la frontiera tra città e campagna e da dove arriva il cibo che mangiamo.

E, ancora, lo sciopero raffigurato non è uno specifico sciopero, ma è "tutti gli scioperi", tutte le ribellioni e le rivoluzioni della Storia.


L'animatore Sébastien Laudenbach ha un tratto Vintage non definito, le sue sono linee aperte: questo stile -dice la regista- è funzionale al dinamismo della commedia e si adatta anche al fatto che l'aspetto dei bambini muta continuamente nel tempo.


Un film abbastanza buono, la cui visione è guastata dall'atteggiamento della regista Chiara Malta, un po' supponente e presuntuoso nell'incontro con il pubblico di Torino.




13 views0 comments

Commenti


bottom of page