durata: 70'
Eléonore Saintagnan si muove tra il film documentario e il cinema sperimentale e realizza Camping du Lac, un’opera interessante già presentata a Locarno per la sezione Cineasti del Presente. La regista assembla agiografia, misteri, miti medievali, folklore e leggende urbane dei nostri giorni, raduna una serie di personaggi strambi, ai margini, dalle scelte di vita peculiari. La regista è anche la voce narrante off-camera nonché la protagonista, che si viene a trovare per caso sulle sponde del lago Guerlédan in Bretagna. Questo lago pare avere il potere misterioso di trattenere a sé i vari campeggiatori che lo visitano e che non vorranno più tornare a casa. Si racconta che il lago sia abitato da un pesce magico, che nessuno ha mai visto e che ha poteri taumaturgici. Ben presto centinaia e centinaia di persone si assembreranno sulle sponde del lago bretone per godere delle acque sacre e magiche, fiduciose che esse risolveranno problemi di denaro, di salute, di amore. Tra il rievocare la vita del medievale Saint Corentin, che parlava con i pesci e faceva miracoli, e il raccontare le bizzarre e forse inventate storie dei residenti del campeggio, diventati i suoi vicini, la regista si dedica a immergersi nei suoni della Natura.
Complessivamente crea un affascinante microcosmo fantastico che attraversa le epoche come se esse fossero tutte un tempo presente. Molto buone le musiche e in particolare bellissime le voci dei canti, che spaziano dalla musica medievale al folk blues del Mid-West nordamericano.
la regista, autrice, protagonista e voce narrante Eléonore Saintagnan mentre registra suoni dalla Natura intorno al misterioso lago
una donna fa l'amore con le acque del lago o forse con il pesce magico
la cantante rock-folk franco-americana Rosemary Standley, dalla voce bellissima, che nel film compare con suo padre Wayne Standley
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