Il Museo Nazionale del Cinema di Torino presenta The World of Tim Burton, la mostra dedicata al genio creativo di Tim Burton.
Per la prima volta in Italia, la mostra allestita alla Mole Antonelliana di Torino apre al pubblico l'11 ottobre 2023 e resta aperta fino al 7 aprile 2024. La abbiamo vista in anteprima Stampa il 10 ottobre 2023: un allestimento affascinante per le moltissime -oltre 500- opere emozionanti e divertenti.
Esposizione divertente per chi ha amato Beetlejuice (1988), Edward Scissorhands (Edward Mani di Forbice, 1990), Batman (1989 e 1992), Mars Attacks! (1996), ma anche per le generazioni successive, gli spettatori di Alice in Wonderland (2010), e del recentissimo Wednesday (Mercoledì, 2022) sulla ragazzina della Famiglia Addam, la serie tv Netflix che ha ampliato e rinnovato di molto il pubblico dell'artista.
Tim Burton è infatti uno degli autori contemporanei più amati da quasi quattro decenni e il suo immaginario ha influenzato le altre arti.
Ad attendere fiduciosi l'artista davanti alla Mole Antonelliana di Torino, sostavano centinaia di fan, molti giovanissimi, tutti ripagati dalla sua straordinaria generosità: Tim Burton si è intrattenuto a lungo salutando il suo pubblico e firmando autografi, lasciando ad attendere gli ospiti ufficiali del galà in suo onore per trattenersi in strada a gratificare e ringraziare i suoi spettatori e appassionati cultori del suo Cinema.
La mostra è molto ampia: la esuberante, anche inquietante, creatività dell'artista e il suo talento coniugano il cinema d'autore con la Pop Culture.
Lo sguardo di Tim Burton è quello della favola horror, in cui si infondono irresistibile comicità e satira tranchant, (i marziani cattivi a cui esplode la testa quando ascoltano la musica Country), il gusto per il grottesco e il coup de theatre spiazzante: è questa la sua cifra stilistica.
In tale ambito, Burton da sempre fa una profonda riflessione sulla diversità, in cui l'artista si identifica totalmente.
Nei suoi film e nelle sue opere Burton ha sempre dato spazio agli outsider, ai reietti, ai 'mostri', a quelli che vivono ai margini della società cosiddetta normale, ne vengono discriminati e poi alla fine trovano il loro posto o comunque vivono la loro avventura.
In un periodo storico dove si fanno molti pensieri sull'inclusione, una mostra su Tim Burton ha molto valore per il Museo Nazionale del Cinema.
Ma la mostra è bellissima soprattutto perché siamo all'interno della Mole Antonelliana.
Questa mostra sta girando il mondo, ospitata in luoghi molto belli ma più convenzionali; un allestimento come questo torinese non era stato mai fatto. Torino ha il privilegio di possedere un edificio unico al mondo, la Mole Antonelliana, il cui interno a spirale ha totalmente affascinato il regista, ossessionato cultore delle spirali.
La mostra di Tim Burton invade e permea tutta la Mole, non soltanto le diverse sale, ma anche le rampe, l'ascensore, il caffè "Torino", l'ingresso aulico, il piano sotterraneo, i giardini dove due siepi, in omaggio a Edward Scissorhands, sono state potate a forma di drago-serpente e di alce, (il lavoro di arte topiaria è stato realizzato dagli studenti delle Scuole Tecniche San Carlo di Torino). La mostra fonde la propria magia con la magia dell'architettura dell'Antonelli: il risultato è emozionante.
E, ancora di più, fonde la propria bellezza con la Storia del Cinema che viene raccontata quotidianamente dal Museo nel percorso di visita permanente.
Una mostra da non perdere.
Come ha valutato anche Johnny Depp, protagonista burtoniano, che in febbraio ha visitato la Mole, affascinato dall'allestimento nell'iconico spazio, ritrovando in esposizione anche la lettera autografa di Tim Burton nella quale il regista proponeva all'attore modifiche alle sue battute in Charlie and the Chocolate Factory (2005).
la meravigliosa maquette di Mars Attacks!
un dettaglio della maquette di Mars Attacks!
una creatura molto inquietante del 1994, Untitled (Senza Titolo)
penna, inchiostro, acquerello, pennarello su carta
Ai tempi del liceo, Tim Burton viveva nella banale città di Burbank, in California, (che gli ispirò l'ambientazione per Edward Scissorhands), era già un eccellente disegnatore creativo. Realizzò questa insegna per i camion della raccolta rifiuti, vincendo il premio del concorso proposto dall'azienda.
Nel giardino della Mole Antonelliana, un drago-serpente è stato realizzato potando la siepe secondo l'arte topiaria, a cura degli studenti delle Scuole Tecniche San Carlo
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