Wes Anderson, dopo aver concluso il suo undicesimo lungometraggio Asteroid City, ha diretto quest'anno quattro cortometraggi, adattamenti di racconti di Roald Dahl, tratti da alcune raccolte del grande scrittore britannico.
Il regista torna al materiale letterario di Roald Dahl dopo il bellissimo film di animazione Fantastic Mr. Fox (2009).
Sono racconti molto belli, con risvolti dark, macabri, non pensati per l’infanzia. Ma Wes Anderson non abbandona il suo tono garbato, soavemente gentile, compassato, nonostante il materiale inquietante che ha selezionato.
Il regista offre al pubblico le quattro narrazioni in una maniera letteraria molto affascinante, che ci permette di assaporare anche la magnificenza della parola scritta.
Lo stile è completamente teatrale, al punto che gli oggetti di scena entrano e escono di scena tramite le mani di un aiutante scenografo che compare discretamente a lato dell'inquadratura, un intruso, un tecnico che non dovrebbe essere visto dallo spettatore, così si svela e decostruisce la finzione teatrale.
Parimenti, gli attori guardano spesso noi spettatori in sala; attraversando "la quarta parete" immaginaria del set, si rivolgono a noi esplicitamente. Quello sguardo in macchina da presa, chiamata in causa diretta di noi spettatori, interrompe l'azione e la grammatica del linguaggio cinematografico per un istante di consapevolezza.
The Wonderful Story of Henry Sugar, della durata di 41 minuti, presentato in prima visione al Festival di Venezia, acclamato dalla critica, è il primo cortometraggio realizzato.
Con Benedict Cumberbatch, Dev Patel, Ralph Fiennes, Ben Kingsley, il londinese Richard Ayoade, molto bravo e adattissimo alla parte un po' comica e sarcastica.
Si può vedere su Netflix dal 27 settembre 2023.
Seguono tre cortometraggi basati su altri tre racconti di Roald Dahl, anche questi adattati per lo schermo e diretti da Wes Anderson, con i medesimi attori, cui si aggiunge Rupert Friend.
In prima visione, escono il 28, il 29 e il 30 settembre 2023.
The Swan
The Rat Catcher
Poison Ciascuno dei tre corti dura 16-17 minuti.
The Swan è una storia terribile di crudeltà, una favola noir di quelle che non si dimenticano.
In The Rat Catcher, segnalo la grande performance attoriale di Ralph Fiennes, nel ruolo del titolo: è bravissimo, strepitoso.
Ralph Fiennes, lo abbiamo visto attore grandioso in tantissimi ruoli giganteschi; voglio citarne soltanto uno: fu il protagonista nel toccante Spider di David Cronenberg (2002).
Questa piccola gemma odierna, il cortometraggio appena uscito, è l'ennesima riprova della sua grandezza.
In Poison, Benedict Cumberbatch è l'allucinato protagonista; soltanto nell’ultima scena capiremo che il veleno non è quello del letale serpente che lo minaccia.
Una perfetta metafora.
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