Il Museo Nazionale del Cinema presenta giovedì 10 novembre 2022 alle ore 21.00 al Cinema Massimo, (via Verdi 18, Torino, vicino alla Mole Antonelliana), la sonorizzazione del film muto del 1923 Salomé di Charles Bryant e Alla Nazimova (durata 55'), nella copia 35mm conservata dalla George Eastman House, l'International Museum of Photography and Film di Rochester, New York City, il più vecchio museo del mondo dedicato al Cinema, (aperto nel 1949).
Il restauro di questo film è a cura di Cinema Ritrovato della Cineteca di Bologna.
Film decadente, è divenuto una pietra miliare del Queer Cinema.
La storia della principessa ebrea Salomé è qui tratta dalla omonima commedia di Oscar Wilde del 1891, inizialmente scritta in francese dal grande commediografo britannico.
Leggenda estremamente affascinante di Amore & Morte, seduzione e orrore, sollecitò l'immaginario di moltissimi artisti.
La luna piena, (cara al grandissimo Carmelo Bene, che nel 1972 fece un film molto importante su questa tragedia), il re Erode, la cattiva moglie Erodiade, la figliastra e la sua danza dei Sette Veli, le pulsioni morbose, la decapitazione del profeta Jokanaan, (Giovanni Battista), mistico religioso censore dei costumi corrotti della corte.
La drammatica e simbolica vicenda è qui rappresentata in modo stilizzato e fortemente manierista.
Esperienza visiva notevole, è soprattutto un film di atmosfere e una celebrazione estetica.
A rendere ancora più interessante la visione, il film muto è accompagnato in sala da una partitura sperimentale e pop-psichedelica per batteria e percussioni della compositrice Valentina Magaletti. Magaletti è la batterista della band londinese avant-garde Vanishing Twin.
Alla Nazimova, russa, nel ruolo di Salomé (1923), attrice di teatro e poi di cinema, ma anche regista, fu tra le prime film-maker donna della Storia del Cinema.
la compositrice e batterista Valentina Magaletti
la celebre illustrazione in bianco e nero, a campitura piatta, (1893) del pittore inglese Aubrey Beardsley per la prima edizione della commedia di Oscar Wilde, cui il film si ispira
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