Il 9 giugno 2023 è uscita su Netflix una nuova graphic novel di Zerocalcare, confezionata in sei episodi.
Dopo i nove bellissimi e brevissimi cortometraggi Rebibbia Quarantine (2020), dopo Strappare Lungo I Bordi (2021), internazionalmente intitolata Tear Along The Dotted Line, arriva Questo Mondo Non Mi Renderà Cattivo, titolo internazionale This World Can’t Tear Me Down.
Molto bello il titolo, che in qualche modo evoca un po' Andrea Pazienza.
I temi sono i migranti, tema che riguarda tutti noi; l’amicizia maschile, limitata da codici superati secondo i quali tra maschi non si esprimono emozioni e non si parla apertamente; il disagio di una generazione in gran parte senza prospettive occupazionali; la periferia romana. Zerocalcare racconta un’Italia stanca, incattivita, succube di una guerra tra poveri, a cui si oppone un’altra Italia, comprensiva e solidale ma anche meno capace di fare sentire la propria voce e di organizzare il proprio impegno sociale. Lo scontro è inevitabile, necessario.
Innumerevoli, durante la narrazione, le citazioni pop d'autore, molto ben fatte e azzeccatissime, che arricchiscono il film in maniera molto brillante, inserite quasi al ritmo di Everything, Everywhere, All At Once. Sono una delle cose più pregevoli di questa graphic novel.
Anche i personaggi, provenienti dalla lunga produzione fumettistica dell'autore, sono tutti tratteggiati in maniera molto interessante.
Un po’ lunghi e vagamente ripetitivi gli inserti dei “film mentali” che l’autore “si fa”, quando immagina la realtà come vorrebbe fosse o come si aspetta o teme sia.
Molto valida la colonna sonora, come sempre -in Zerocalcare- molto energica.
Grandissimo Valerio Mastandrea nella voce della coscienza, l’Armadillo.
Fa piacere che la dizione dialettale del nostro intelligente autore, Michele Rech, sia migliorata, (anche in seguito alle proteste del pubblico non-romano), permettendo così allo spettatore non avvezzo alla parlata di non doversi leggere i sottotitoli in italiano tutto il tempo.
Il bellissimo personaggio di Secco, di professione 'giocatore di poker on-line', permanentemente disinteressato a tutto quanto agita il nostro autore.
L'autore interpreta se stesso e Valerio Mastandrea è la sua coscienza, una sorta di Grillo Parlante molto critico, in veste di Armadillo.
Cesare, ex-tossicodipendente, si unisce a una banda di fascisti per solitudine.
Bình luận