Past Lives è l'opera prima della giovane regista sudcoreana-newyorkese Celine Song che ne è regista e autrice.
Racconta, in modo parzialmente autobiografico, del dolore di strapparsi al Paese d'origine e alle sue opportunità originarie per creare un altro sé.
La protagonista Nora (l'attrice Greta Lee) va a vivere a New York City, dove diviene scrittrice di concreto successo materiale.
Nora ha molto vivo dentro di sé il pensiero del suo passato, di cui ci parla, e che è oggetto nel film di un forte raffronto con il suo presente di giovane donna felicemente sposata con un nordamericano, con una valutazione delle sue personali sliding door.
E se io fossi rimasta in Sud Corea e il mio amore di bambina fosse continuato? Eravamo davvero destinati l'uno all'altra? Vi è una implicita riflessione molto coreana sul destino, che non viene trasmessa troppo efficacemente allo spettatore occidentale.
Past Lives è un film abbastanza buono, con un tema interessante, ma ha qualche incertezza nel comunicare le emozioni allo spettatore.
Greta Lee è Nora, Teo Yoo è Hae Sung.
I due giovani si rivedono molti anni dopo l'infanzia (fotografia in basso) e ripensano al loro amore interrotto dalla emigrazione di lei da Seoul a New York City e rimasto inespresso.
Nella cultura coreana, buddhista, due persone che si incontrano e condividono una parte della vita si erano già incontrate nella vita precedente e si incontreranno di nuovo nella vita successiva. Il film fa riferimento a questo ciclo di incontri affettivi che marcano il destino di ognuno, è il concetto di In-Yun.
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