Il 2 novembre 1975 fu tragicamente ucciso uno dei più grandi intellettuali del Novecento: Pier Paolo Pasolini, che fu filosofo, scrittore, regista cinematografico, drammaturgo, attore, cantautore, esprimendo sempre altissima qualità in ogni sua opera.
Radicale nel pensiero e nella critica alla società borghese e al nascente consumismo, i suoi scritti sono estremamente attuali.
La sua memoria e la sua stessa morte furono infangate dal perbenismo dell'epoca, che condannava l'omosessualità come un comportamento soltanto laido.
E' di oggi la notizia ANSA che getta nuova luce sul 'giallo' del delitto di cui Pasolini cadde vittima. Le circostanze e le responsabilità sono sempre state contraddittorie e incerte.
Una ulteriore inchiesta fu aperta dalla Magistratura nel 2016; quelle che leggiamo oggi sono le conclusioni.
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