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Materiale Resistente di Davide Ferrario (Italia, 1995) Libere di Rossella Schillaci (Italia, 2017)

Nel 1995, in occasione del cinquantesimo anniversario della Liberazione dell'Italia dal Nazifascismo, diciotto band di rock italiano incisero un disco intitolato Materiale Resistente 1945-1995. Fu organizzato un concerto il 25 aprile 1995 a Correggio, Reggio Emilia. Il regista Davide Ferrario con il co-regista Guido Chiesa girarono il film documentario del concerto, una iniziativa ispirata a un sentimento comune: l’antifascismo, fatto di idee, passioni e esperienze. Tra memoria e presente, un termometro della presenza dei valori antifascisti in una società dove il fascismo può riemergere assumendo differenti sembianze.

Per Ferrario il primo capitolo della sua trilogia sulla Resistenza.

Il film documentario è ora riproposto a Torino, interviene il regista Davide Ferrario, Presidente onorario dell'AMNC Associazione Museo Nazionale del Cinema.

Prima e dopo la proiezione concerto della band valsusina Achtung Banditen.


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Attraverso uno notevole montaggio di materiali d'archivio e estratti dalle interviste a venti partigiane, realizzate negli ultimi quarant’anni dall'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, fondato dal regista Paolo Gobetti, figlio di Piero Gobetti, emerge una nuova visione del periodo della Resistenza e del primo dopoguerra: viene raccontata la lotta per l'emancipazione delle donne italiane antifasciste.

Riproposto ora in sala, interviene la regista Rossella Schillaci.

Prima e dopo la proiezione concerto delle Primule Rosse, band torinese che raccoglie canti storici e popolari.


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Questi due appuntamenti sono parte dell'iniziativa Primavera di Bellezza, Piccolo Festival Resistente organizzato presso il Comala, spazio pubblico sorto in alcuni locali della ex-caserma Lamarmora di Corso Ferrucci 65, Torino (una struttura della seconda metà dell’Ottocento, che ha vissuto mille vite diverse: mercato del bestiame, spazio per le truppe di artiglieria a cavallo, sede di uffici comunali poi dismessi, aula bunker del maxi-processo alle Brigate Rosse).


Il Comala si descrive così: Comala è uno spazio polifunzionale, che comprende sale prove musicali, studi di registrazione, aule dedicate ai laboratori, un ampio salone di 140 mq e un cortile esterno. La struttura ospita quotidianamente le attività di svariate associazioni e gruppi informali, principalmente giovanili, ma non solo: corsi di musica, di teatro e di danza, produzioni audio, video e multimediali, progetti e incontri dedicati alla mobilità internazionale, alla cittadinanza attiva e al protagonismo giovanile. Durante la sessione esami universitari, aule studio sono allestite con prese elettriche e connessione wi-fi. C’è anche un bar con panini di tutte le taglie e birre artigianali. Si usano bicchieri che non si rompono e non si buttano e si beve l’acqua pubblica: alla spina, sempre fresca e sempre gratuita. Il nome Comala vuole essere un piccolo omaggio al grande scrittore messicano Juan Rulfo e alla sperduta cittadina in cui sono ambientate le sue opere.


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Per un approfondimento, il link al film Materiale Resistente, quando fu presentato al 41 TORINO FILM FESTIVAL:

https://www.torinofilmfest.org/it/16-torino-film-festival/film/materiale-resistente/1182/


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