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La Scuola de' Gelosi, opera lirica in due atti di Antonio Salieri (1778)

Updated: May 24, 2022

Oggi pomeriggio, deliziosa, leggiadra opera lirica in uno stupendo allestimento al Teatro Regio di Torino.

La Scuola de' Gelosi, dramma giocoso in due atti di Antonio Salieri su libretto di Caterino Mazzolà, scritto per il Carnevale di Venezia del 1779, ha la sua prima rappresentazione, per la prima volta al Teatro Regio di Torino, oggi 15 maggio 2022, (per cinque recite fino al 21 maggio), in un elegante e creativo allestimento. La produzione originale è dello storico teatro di Vienna Theater an der Wien, fortemente voluta dal direttore artistico Sebastian Schwarz: "Nella storia della musica Salieri sembra essere conosciuto soprattutto per un presunto conflitto con Mozart, (che tutti ricordiamo anche attraverso il film Amadeus! di Milos Forman, del 1984). Pensiamo di conoscere Salieri e invece non è così. Salieri si trova nel pantheon dei compositori operistici e la sua produzione è oggetto di riscoperta a livello internazionale."

Una divertentissima commedia di intrighi amorosi, tra giochi di seduzione, scenate, equivoci e tranelli, indotti da uno dei sentimenti più raccontato in tutta la storia dell’Opera: la gelosia.

Molto teatro e danza in questo allestimento della regista e coreografa Jean Renshaw, che esibisce per lo spettatore gli avvicendamenti e le giravolte estenuanti della vicenda con diverti ta ironia.

Bravi i sette interpreti, un cast giovane e brillante: cantano bene e sono autentici commedianti, dei quali ammiriamo il vivace lavoro di squadra, che include l'ottavo personaggio extradiegetico, il ballerino e coreografo Martin Dvořák.

Splendida l’Orchestra del Regio, sul podio Nikolas Nägele, al clavicembalo Jeong Un Kim.

Bellissimi e azzeccatissimi i costumi di Christof Kremer, (erano anni che non vedevamo costumi così azzeccati all'Opera), sua anche la raffinata scenografia, fatta di tante sliding doors, come si conviene nelle commedie degli equivoci.

La struttura dell’opera giocosa di Antonio Salieri anticipa modi che saranno utilizzati ne Le Nozze di Figaro, in Don Giovanni e Così Fan Tutte di Mozart e ne Il Barbiere di Siviglia di Rossini.

Notevole vis comica e gusto per il conte philosophique tipico dell'Illuminismo, ma i temi sono sorprendentemente attuali.

Aristocratici, borghesi e servitori, tutti sono messa alla prova dei sentimenti. Ne La Scuola de’ Gelosi sono protagoniste tre coppie dei tre principali ceti sociali: tre modi differenti di vivere l’amore e tre modi di affrontare la gelosia, fino alla soddisfacente lisi finale.

Nella coppia aristocratica è la contessa a essere gelosa del conte Bandiera, incline al corteggiamento di ogni gonnella. Al contrario, nella coppia borghese è ossessivamente geloso il marito Blasio della bella moglie Ernestina: è proprio il soffocamento esercitato dal marito borghese a ispirare la donna all'evasione. Invece, la coppia dei servitori -con il cliché del servo poltrone Lumaca e della cameriera astuta Carlotta- vive l'amore senza patemi in modo libero e semplice. Il Tenente collega tra loro le coppie e manda avanti le giravolte della vicenda.

Spettacolo molto bello e piacevole. Un'occasione magnifica di riscoperta di un patrimonio culturale.

La regia è appunto firmata dalla britannica Jean Renshaw, stage director e coreografa, molto abile nella modernizzazione della rappresentazione. In calce, foto di scena e la regista Renshaw (originaria di Manchester, UK).






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