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EMILIA PÉREZ di Jacques Audiard

Writer's picture: Planet ClairePlanet Claire

Updated: 6 days ago

Emilia Pérez

regia di Jacques Audiard

sceneggiatura di Jacques Audiard, Thomas Bidegain, Nicolas Livecchi, Léa Mysius

tratto da un romanzo dell'autore Boris Razon

l'uscita in sala in Italia è finalmente stata annunciata per il 9 gennaio 2025, con distribuzione Lucky Red


interpreti e personaggi:

Zoe Saldaña è l'avvocato Rita Moro Castro

Karla Sofía Gascón, attrice spagnola, è sia il gangster Juan 'Manitas' Del Monte, sia Emilia Pérez

Selena Gomez, attrice e cantante nordamericana, è Jessi, la moglie del gangster Manitas e madre dei loro due bambini

Adriana Paz, attrice messicana, è Epifania, moglie di un desaparecido, innamorata di Emilia Pérez

Questo quartetto di attrici ha meritato collettivamente il premio per la Miglior Attrice alla 77° edizione del Festival di Cannes, nel maggio 2024.

Mark Ivanir è il chirurgo israeliano Dr. Wasserman

Édgar Ramírez è l'amante di Jessi, Gustavo Brun


musiche:

Camille, cantautrice parigina, autrice delle canzoni

Clément Ducol, compositore della colonna sonora


genere:

un musical che contiene anche vari altri generi: crime fiction, melodramma, film a tematica lgbtq+


una mezcla che risulta complessivamente ben strutturata e ha una coerenza narrativa stilisticamente molto Latina


un film che ha i repentini cambi di direzione e riparte più volte con una nuova storia, sorprendente, che si sovrappone alla precedente, come spesso accade nelle narrazioni di Jacques Audiard


Il veterano e pluripremiato regista parigino Jacques Audiard si cimenta per la prima volta con un film che sceglie di girare in lingua spagnola messicana e realizza un musical molto efficace. Le tematiche sono molto contemporanee, il regista usa brillantemente alcuni cliché che richiamano una telenovela latino-americana.

Presentato a Cannes 2024, ha vinto il premio della Giuria.

Ambientato nel Messico contemporaneo, mescola il mondo del narcotraffico con una narrazione intima e personale sulla ridefinizione di genere.


Il gangster Juan Del Monte, detto 'Manitas' (in Messico è un termine diminutivo di 'hermano' con valenza affettiva), è a capo di un feroce traffico di droghe pesanti, un Drug Lord immensamente ricco e spietato. Stanco della sua vita criminale, decide di dare vita alla pulsione -finora nascosta- di essere donna: sceglie di cambiare sesso e diventare la Emilia Pérez del titolo, sviluppando -nel processo di trasformazione- umanità e bontà, fino a diventare una paladina attivista fondatrice di una ONG per i desaparecidos.

La incredibile storia esplora il tema della transizione di genere in modo originale, raccontando al contempo il desiderio di redenzione dal Male e la ricerca della propria nuova identità sessuale.

Ad accompagnare Manitas in questo percorso è l'avvocatessa Rita Moro Castro, una giovane professionista molto capace, ma professionalmente scontenta poiché sfruttata da un potente studio legale interessato a fare assolvere e proteggere i criminali più che a servire la giustizia.

Manitas ha una giovane moglie, Jessi, e due bambini.


Il film è vivace e funziona, è ben realizzato e pop.

Il ritmo e l'alternanza dei capitoli sono avvincenti. La storia, melodrammatica, affascina.


C'è una buona dose di moralismo, nel senso che quando la protagonista diventa donna, abbandona la violenza criminale  e inizia a praticare la compassione e la gentilezza. Questa dicotomia, questa dualità è molto interessante, è un topos iscritto nella storia dell'umanità, un'idea che ha rilevanza antropologica e richiama antichi miti: pensiamo al mito di Tiresias, veggente mutato in donna più volte dalle ire degli Dei dell'Olimpo, il cui concetto di esistenza è riassunto da questa lirica che voglio citare: «Once a man like the sea I  raged, once a woman like the earth I gave»  (cit. P. Gabriel, Selling England By the Pound, 1973).


Il gangster voleva liberarsi sia della sua malvagità, sia della sua mascolinità, che sono interconnesse, accumulabili e possono avere la stessa matrice socio-culturale. Questo è il discorso forte sotteso alla narrazione.


Ma la nuova potente donna Emilia Pérez perde la testa quando vede che sta perdendo i suoi figli. Si risveglia in lei un lato materno fiero e feroce. La maternità emerge come una forza potente e primitiva, capace di distruggere tutto ciò che la minaccia, sennonché la distruzione è anche auto-distruttiva. E, a questo punto di non-ritorno emotivo, tutto si guasta.


Buone le canzoni, i testi di Camille e la messa in scena coreografica, un pop emotivamente accurato, che rende ogni numero musicale una parte centrale dell'esperienza cinematografica.

Il film intreccia numeri musicali a una trama noir, creando un'opera singolare, con una sua audacia artistica e una potenza visiva.


La performance di tutto il cast è eccellente.

Zoe Saldaña brilla anche per il suo background di ballerina.


La fotografia crea l'atmosfera dark di un thriller.


Jacques Audiard ha voluto esprimersi in un concept (trans-) femminista, influenzato dal mondo dello spettacolo contemporaneo e dal panorama dell'attualità, e ha fatto un utilizzo nobile dei cliché e attinge alla tradizione narrativa latino-americana, densa di stereotipi, qui vivacemente rimescolati. Emilia Pérez non è un'opera che dovrebbe essere giudicata attraverso il filtro dell'intellettualismo.


Film ambizioso, che combina favola e cruda realtà, (in particolar modo commovente nelle scene della tragedia dei desaparecidos), affronta temi attuali con una visione eccentrica e personale.na, densa di stereotipi, qui vivacemente rimescolati.


Un film che desta interesse e da vedere, appena uscirà anche in Italia. Lucky Red ne ha annunciato la distribuzione nelle sale cinematografiche italiane dal 9 gennaio 2025.


Le didascalie delle foto contengono altre info.


la locandina del film




Zoe Saldaña, famosissima attrice americana, vista in The Pirates of the Caribbean (2003), Star Trek (2009, 2013 e 2016), Avatar (2009 e 2022), Guardians of the Galaxy (2014), Nina, il biopic su Nina Simone (2016). Qui ha il ruolo di Rita, principale sostegno di Emilia Perez nel suo progetto di rivoluzionare la propria esistenza.






Karla Sofía Gascón è la prima attrice transgender a vincere il premio della miglior attrice. Ha dedicato il premio alle persone trans, a todas las personas trans que estamos sufriendo todos los putos días el odio y que nos denigren. Esto es para vosotras.





la giovane americana Selena Gomez è cantante, autrice, attrice, produttrice, imprenditrice






la affermata attrice messicana Adriana Paz ha interpretato ruoli importanti e premiati in film purtroppo non vedibili in Italia; riflette sui cambiamenti necessari nella nostra società:"Le donne soffrono per il machismo, ma sono anche coloro che lo perpetuano, influenzando le giovani generazioni."






il parigino Jacques Audiard, cineasta eclettico che a ogni film esplora nuovi generi e in ogni film capovolge le trame più di una volta

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