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Writer's picturePlanet Claire

DON'T LOOK UP di Adam McKay (USA, 2021)

Il film è molto riuscito, molto azzeccato, divertente e allarmante. Urgentemente da vedere, fondamentale.

Come è ben noto, la cometa che incombe sul nostro pianeta sta per la questione del climate change, che non viene creduta, che viene ignorata per opportunismo e avidità di denaro. Non condivido né comprendo nemmeno lontanamente le critiche che sono giunte, (troppe star??, non abbastanza comico?, una satira con poco mordente???, Leo Di Caprio non efficace??, la stupidità del Presidente esagerata?? Non è proprio così!). Invece, tutte le star stanno benissimo nei loro ruoli, a cominciare proprio da Leo Di Caprio, perfetto nei panni dello scienziato Dr. Randall Mindy, e di Meryl Streep, nei panni del Presidente Orlean, che ricalca nei minimi dettagli il Presidente Trump, narcisista, nepotista, superficiale, ignorante, in qualche modo psicopatica. (Emblematico il raffigurarla come una fumatrice compulsiva.) Timothée Chalamet è Yule, il giovanissimo alternativo e saggio, -bellissima la scena della preghiera da lui guidata. Cate Blanchett, nel ruolo della anchor-woman Brie Evantee, è un personaggio molto interessante nel suo assoluto cinismo post-moderno. Marc Rylance, il grandissimo attore britannico che ammirammo in Bridge of Spies di Steven Spielberg (2015), crea qui con immenso talento un altro personaggio esemplare, in cui si immerge completamente, Peter Isherwell, il tech-mogul, il miliardario con una fascinazione per i viaggi nello spazio, (ricalca Elon Musk, Jeff Bezos), e la capacità di raccogliere intrusivamente dati sulla vita privata delle persone, (ricalca Mark Zuckerberg), focalizzato sui propri immensi profitti mentre il pianeta va incontro alla catastrofe. Ariana Grande nel personaggio di Riley Mina gioca intelligentemente con il proprio ruolo di cantante pop celebre, le cui stucchevoli storie d'amore sono i titoli di testa di qualunque programma di attualità televisivo, anche di fronte alla drammatica minaccia planetaria. Jennifer Lawrence è la giovane astronoma Kate Dibiasky, anche lei un personaggio con una sua brillante coerenza interna. Chiaramente questo film è stato concepito durante l'era Trump, quando gli Stati Uniti e il mondo intero erano nelle grinfie di una amministrazione nefasta e demenziale. Non vi è alcuna esagerazione, semplicemente una riedizione fictional della situazione reale. Il film è fortemente sarcastico nei confronti della società contemporanea dove la gente, in massa, è preda di una insensibilità globale che si esprime in un deficiente negazionismo e di una scala di valori assurda, dominata dalla onnipresenza dei media. La forte dipendenza da ciò che è intrattenimento puro, il disimpegno civile, la frammentazione della realtà ad uso e consumo dei gruppi di potere sono tutti aspetti esposti allo scherno. Il film diverte con sottile intelligenza mentre sconcerta e inquieta.


Leo Di Caprio recita alla perfezione lo scienziato astronomo

a sinistra l'attore Rob Morgan interpreta il dr. Teddy Oglethorpe, che cerca di far capire al governo la minaccia reale che incombe sul pianeta; Meryl Streep una Presidente degli USA tabagista, superficiale, narcisista, nepotista; l'attore Jonah Hill interpreta il figlio della Presidente Jason Orlean, un inetto piazzato al posto di potere dalla madre; Cate Blanchett, (il cui bellissimo viso è in qualche modo irriconoscibile), è la anchor-woman senza scrupoli morali Brie Evantee; in primo piano Jennifer Lawrence è la astronoma dottoranda Kibiasky, che scopre la cometa che sta per collidere con la Terra; Leo Di Caprio è l'astronomo Dr. Mindy

Meryl Streep ricalca millimetricamente il Presidente Trump.

Mark Rylance, grandissimo attore britannico, crea un altro personaggio memorabile

Ariana Grande intelligentemente si prende gioco dello star-system del mondo della canzone pop


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