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Writer's picturePlanet Claire

DJANGO UNCHAINED di Quentin Tarantino (USA, 2012)

uscito in Italia il 17 gennaio 2013 Su questo magnifico film d'avventura molto si è già detto, a partire dall'amore e dalla reverenza del regista Quentin Tarantino per il film di Sergio Corbucci Django (1966) con Franco Nero, un caposaldo del favoloso genere Spaghetti Western. Jamie Foxx è una presenza eccellente nel ruolo di Django Unchained, letteralmente una bellissima favola a lieto fine.

Django non ha in questo remake il ruolo del romantico Lupo Solitario che aveva nel film originale e accompagna come una spalla il dr. King Schultz, (Christoph Waltz), il dentista tedesco diventato bounty-hunter, cacciatore di taglie, che lo addestra a essere un guerriero, un ribelle e -finalmente- un giustiziere. Il servile maggiordomo Stephen è Samuel L. Jackson. Franco Nero, il Django originario, è qui omaggiato con un ruolo cameo, il proprietario di schiavi Amerigo Vessepi. Famosi gli anacronismi voluti da Quentin Tarantino, che contraddistinguono il suo approccio revisionista e "riedificante" della Storia e che il regista usa per raccontare la sua divertita e liberatoria versione dei fatti, per altro da prendere molto sul serio. Quel che più conta, infatti, è che la visione della schiavitù narrata da Quentin Tarantino è storicamente accurata: non soltanto gli schiavi erano una proprietà amministrativa, ma erano vittime di crudeltà mostruosa. I film di Tarantino contengono parecchi anacronismi anche nei dialoghi. Ne citiamo un curioso esempio linguistico: durante il monologo del teschio, Leo Di Caprio, che è il latifondista proprietario di piantagioni sul Missisipi Calvin Candie, cita il termine "geni", che alle orecchie dello spettatore attento stride immediatamente con il contesto. Questa parola fu coniata dallo scienziato danese Wilhelm Ludvig Johannsen all'inizio del Novecento. Il lavoro del padre della moderna Genetica, il biologo e matematico Gregor Mendel, divenne noto nella comunità scientifica decenni dopo e si diffuse nelle conversazioni generaliste naturalmente molto altro tempo dopo.


Come le musiche, anche i costumi di questo ricchissimo film sono citazioni: per esempio, gli occhiali da sole di Django sono ispirati a Charles Bronson nel film The White Buffalo (1977); il pellicciotto falso del dr. Schultz è ispirato al cappotto di pelliccia indossato da Telly Savalas in Kojak; il costume di Calvin Candie è ispirato a Gone With the Wind al personaggio di Rhett Butler (Clark Gable); e molto altro ancora.











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