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Dheepan di Jacques Audiard (2015)

Writer's picture: Planet ClairePlanet Claire

Updated: 6 days ago

regia di Jacques Audiard

sceneggiatura di Jacques Audiard, Thomas Bidegain, Noé Debré

musica del giovane compositore americano Nicolas Jaar

durata 1h55'


interpreti:

Jesuthasan Antonythasan è Dheepan, un guerrigliero Tamil che fugge dalla cruenta guerra civile e dal massacro della sua etnia in Sri-Lanka

Kalieaswari Srinivasan è Yalini, la compagna di viaggio, anche lei Tamil in fuga

Claudine Vinasithamby è la ragazzina Illayaal, rimasta orfana, che si unisce ai due adulti che ottengono diritto di asilo politico in Occidente


Il film ha vinto la Palme d'Or al 68° Festival de Cannes, nel maggio 2015, con una giuria prestigiosissima presieduta da Joel e Ethan Coen e tra i giurati personalità del calibro dei registi Guillermo del Toro e Xavier Dolan; delle attrici Sophie Marceau, Rossy De Palma, Sienna Miller; della musicista maliana Rokia Traoré. È un riconoscimento meritato per un film dalla narrazione avvincente e una profonda e autentica rilevanza.


Dheepan un film molto bello, affronta i temi della emigrazione, dell'identità e della ricerca di una vita migliore e -sorprendentemente- della violenza insita nella società francese. Il protagonista Dheepan è un ex-combattente delle Tigri Tamil, emerso dalla brutalità di un passato segnato dalla guerra civile nello Sri-Lanka. Fugge dalla devastazione, assumendo una nuova identità per ottenere asilo in Francia. Lo accompagnano Yalini e Illayaal, una donna e una bambina sconosciute, che per ottenere lo status di rifugiati in Occidente si devono fingere sua moglie e sua figlia. Questa "famiglia" improvvisata è il cuore della narrazione.


I Tamil sono un popolo di minoranza, di religione induista, storicamente discriminato e emarginato da parte della maggioranza e dal governo singalese. I Tamil soffrono da secoli disparità di diritti, accesso diseguale alle risorse e repressione culturale e linguistica. Le speranze di indipendenza, sorte negli Anni Settanta, culminarono in una lunga, brutale e sanguinosa guerra civile (1983-2009) tra il governo dello Sri Lanka e il Gruppo di Liberazione Tigri della Regione Tamil (LTTE Liberation Tigers of Tamil Eelam). La ribellione Tamil fu soppressa in maniera estremamente cruenta, la stragrande maggioranza delle vittime furono civili Tamil, con stime di circa 40.000-70.000 morti durante gli ultimi anni di guerra, soprattutto durante le fasi finali del conflitto, quando il governo aveva intensificato le operazioni per sconfiggere definitivamente le Tigri Tamil. Intere città e villaggi nel nord-est dello Sri-Lanka, nella regione Tamil, furono ridotti in macerie. La guerra ha devastato l'economia nelle regioni Tamil con perdite enormi, il crollo del settore agricolo, della pesca e delle infrastrutture.Circa 500.000 Tamil fuggirono all'estero durante e dopo la guerra civile, cercando asilo in India, Canada, Regno Unito, Australia, Francia. Molti di loro erano vittime di persecuzioni politiche, di violenze e di discriminazioni. Le tensioni etniche e le questioni di giustizia post-bellica continuano a persistere.


Il film racconta senza retorica e con grande efficacia le sfide quotidiane della vita dei tre rifugiati: l'adattamento a una cultura estranea, le barriere linguistiche, il razzismo latente e la costante paura del passato che riaffiora nella memoria e nei sogni. Dheepan si trova a lavorare come custode in un complesso residenziale suburbano degradato, a Le Pré, Parigi, dove la violenza di bande di spacciatori di droghe pesanti rievoca in lui gli orrori che aveva cercato di lasciarsi alle spalle. La donna, Yalini, è ingaggiata come badante e viene in contatto con le gang di spacciatori. La ragazzina va a scuola, bullizzata dalle altre bambine, ma presto eccellendo nel profitto. Il film racconta la capacità di ricostruire un senso di appartenenza. La relazione tra i tre protagonisti evolve in modo organico: dapprima estranei, si trasformeranno in una famiglia vera, in cui il dolore condiviso diventa la base per costruire una nuova vita.


La regia di Audiard è magnifica nel catturare la tensione crescente, che culmina in una sequenza finale da action movie sorprendente e tesissima. Il regista, con grande maestria, combina realismo sociale, elementi thriller e una storia di sentimenti autentici. Dheepan è un'opera unica, che sfida le convenzioni di genere e coinvolge lo spettatore. Audiard tratta tutti i temi con sobrietà e efficacia, senza cadere nel sentimentalismo, mantenendo una narrazione perfetta.


Le performance attoriali sono eccellenti: Jesuthasan ha ricevuto ampi consensi per la sua interpretazione. Jesuthasan ha portato nel ruolo la sua esperienza personale di ex combattente e rifugiato Tamil. Kalieaswari Srinivasan è anche lei di etnia Tamil. L'attrice ha parimenti una storia personale dentro la diaspora dello Sri-Lanka.  Prima di intraprendere la carriera cinematografica, ha lavorato in ambito teatrale. La interpretazione in Dheepan le ha dato visibilità internazionale, grazie alla sua capacità di trasmettere le difficoltà emotive e psicologiche dei rifugiati tra integrazione e trauma.


Dheepan è un'opera potente che riflette sulla complessità della migrazione e sulle ferite che la guerra lascia dentro e offre speranza. Jacques Audiard si conferma un regista magistrale, capace di girare molti tipi differenti di Cinema, sempre con notevole efficacia; il suo sguardo è essenziale e coglie e racconta il senso ultimo di ogni vicenda umana.



Jesuthasan Antonythasan è Dheepan, un guerrigliero Tamil che fugge dalla cruenta guerra civile e dal massacro della sua etnia in Sri-Lanka. Anche nella sua vita reale l'attore è un ex-combattente Tamil profugo in Francia.

Il regista Jacques Audiard con i suoi protagonisti alla premiazione a Cannes



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