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Conclave di Edward Berger (2024)

Writer's picture: Planet ClairePlanet Claire

Updated: 4 days ago

tratto dal romanzo di fiction storica di Robert Harris (2016), un romanzetto da leggere in spiaggia


durata 2h


Conclave di Edward Berger è un thriller psicologico che si svolge nel cuore del Vaticano, durante l'elezione di un nuovo papa dopo la morte per infarto del pontefice. Un gruppo di cardinali si riunisce nella blindatissima assemblea elettorale; emergono le rivalità, i segreti, le cospirazioni e le manipolazioni dietro le loro azioni. Il film mostra i giochi di potere papeschi, immutati da secoli.

Tuttavia, il film -che si presenta come un importante film drammatico- è un'occasione persa e un brutto film. I discorsi dei cardinali sono così piatti, privi di spessore e di intuizioni, che paiono scritti dalla intelligenza artificiale. Avrei apprezzato un'opera che desse vita a un dramma umano autentico e coinvolgente, che scavasse nel mondo della religione in modo profondo e contemporaneo, parlando delle contraddizioni interne alla istituzione e dei grandi conflitti morali. La narrazione sarebbe stata più affascinante e rilevante. Si è mancata l'opportunità di mettere in luce il ruolo della religione nel contesto della società attuale e pure, volendo, in prospettiva storica e lo scontro con la modernità e la crescente esigenza di evolversi per rimanere rilevante.


Il Collegio Cardinalizio, riunito in isolamento, è guidato dal Cardinale-Dean britannico Thomas Lawrence, interpretato dal grande attore Ralph Fiennes, che abbiamo visto in performance interpretative di gran lunga migliori di questa, (per esempio, nel thriller Spider di David Cronenberg, nel film di guerra The Hurt Locker di Kathryn Bigelow, nella commedia The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, e così via).


I cardinali devono votare e ri-votare finché il quorum che consente l'elezione sarà raggiunto. Mentre il destino della Chiesa cattolica è la posta in gioco, nonché la sua capacità di evolvere o restare retrograda, i cardinali devono destreggiarsi tra alleanze nascoste e tradimenti. Mettendo in scena una battaglia diplomatica intensa, ambientata in un mondo di solennità e segreti, si determina chi sarà il futuro leader della Chiesa di Roma.


I principali candidati alla carica pontificia sono il cardinale nordamericano Aldo Bellini (Stanley Tucci), un liberale con una visione affine al defunto papa; il cardinale nigeriano Joshua Adeyemi (Lucian Msamati), un conservatore sociale; il cardinale canadese Joseph Tremblay (John Lithgow), un moderato; il cardinale italiano Goffredo Tedesco (Sergio Castellitto), un fermo tradizionalista bigotto, razzista e reazionario; e Benitez, (l'attore messicano Carlos Diehz, scelto molto bene per il ruolo), un cardinale -candidato inaspettatamente- con un curriculum di esperienze a Kabul e in altri luoghi di guerra. Nonostante il talento degli attori, i personaggi risultano piatti e unidimensionali. Isabella Rossellini nel ruolo della suora Agnes, è in parte.


Il Cardinale Lawrence di Ralph Fiennes fa un po' il Poirot della situazione, agendo come un detective alla scoperta delle falle nella storia personale dei vari candidati, falle che il film liquida ogni volta in maniera sbrigativa. I "concorrenti" al titolo che risultano colpevoli vengono esclusi dall'elezione. Fiennes deve portare il peso di tutto il film sulle sue spalle e il copione superficiale e i dialoghi banali non lo aiutano.


Il film è ancorato a schemi narrativi piuttosto noiosi. I colpi di scena sono prevedibili, con sequenze che si prolungano senza aggiungere sostanziali novità alla tensione della storia.

Fumata nera per questo film in Vaticano.


Conclusione da leggere dopo aver visto il film, se andrete a vederlo:

La trovata finale del nuovo papa nato intersex con utero e ovaie "volute da Dio" è divertente e degna di un fotoromanzo.





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