Esce nell'aprile 2024 per la torinese Edizioni del Capricorno la storia scritta a due mani da Vito Miccolis, musicista, e Andrea Roncaglione, romanziere e autore teatrale: il romanzo Cactus 34 - dalla Periferia del Cosmo, presentato al 36° Salone del Libro.
Ci si aspetterebbe, in particolare da Miccolis, alla prima prova letteraria, autore orale che si esprime sul palcoscenico e in radio da grande umorista, che anche questa produzione fosse sostanzialmente un'opera comica.
Cactus 34 è invece una favola stralunata alla Stefano Benni, ambientata in una fantascienza un po' retrofuturista, pervasa da un mood disilluso, vagamente nostalgico e da riflessioni profonde. Riflessioni serie e profonde proposte sì con la necessaria leggerezza "scema", come la definisce l'io narrante del romanzo, una leggerezza che strappa puntualmente il sorriso, ma che entra anche continuamente in contatto con "i baratri privati" degli autori. (cit. pag. 67 "Di colpo la mia presenza fu richiesta nel mondo reale e fui tirato fuori a forza dai miei baratri privati.")
I protagonisti sono due anziani della Quarta Età che vivono un'avventura nella quale si fondono fantasia, -vita immaginaria futuribile-, e ricordi, collocati nella 'mitica' periferia torinese degli Anni Novanta. Le voci sono dunque due, ma il romanzo amalgama le due distinte personalità in maniera totalmente efficace. Il filo conduttore è ancora una volta la satira di costume.
Particolarmente bello il finale onirico, che si svolge al nebuloso confine tra realtà e immaginazione che non è necessario delineare.
La copertina del volume è firmata dall'illustratore Mauro Gariglio, dalle molte affermate collaborazioni (Lupo Alberto, Corto Maltese, la Linea di Osvaldo Cavandoli, La Pimpa di Altan, per citarne alcune), richiamando la storica collana di fantascienza Urania.
Non perdetevelo!
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