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BLACKKLANSMAN di Spike Lee (USA, 2018)

Updated: Jan 28, 2022

Abbiamo rivisto su Netflix il potentissimo film di Spike Lee del 2018, che si era visto al cinema, e che più volte va visto perché ogni volta lo si gusta di più.

Il film vinse il Grand Prix della Giuria al 71° Festival di Cannes.

Si tratta di una storia vera, realmente accaduta in Colorado. Il protagonista Ron Stallworth entra nella polizia di Stato, il primo poliziotto African-American della città di Colorado Springs, rompendo quella segregation line che, per esempio nello sport Jackie Robinson infranse nel 1947, quando divenne il primo giocatore di baseball di serie A (Major League), in un campionato che fino ad allora aveva relegato i giocatori black a un campionato a parte, e guadagnò grande successo sul campo, fino a entrare nella Hall of Fame del baseball.

Sono fatti storici: il poliziotto africano-americano Stallworth si infiltrò tra le file del Ku Klax Klan, con l’aiuto di un collega ebreo che fungeva da controfigura bianca e riuscì a sventare delitti e a smantellare collusioni tra la feroce organizzazione segreta ed elementi governativi.

Il regista African-American ci dimostra in modo molto potente come le cose non siano mai davvero cambiate e che il problema, o meglio la tragedia, del razzismo sia endemico nella nazione. È davvero molto forte il modo in cui Spike Lee collega le epoche, le storie, i personaggi, mostrando che in realtà l'odio razziale è sempre la stessa cosa, lo stesso crimine. Ciò che è particolarmente bello di questo film è la continuità fra passato e presente. Spike Lee ci racconta del razzismo nell’America degli anni 70, l’epoca in cui il film è ambientato. Si riallaccia al razzismo del Novecento e rievoca tramite il personaggio recitato da Harry Belafonte, grande icona dei diritti civili, il linciaggio di un ragazzino, Jesse Washington, avvenuto nel 1916 in Texas. Rievoca il famoso film muto del 1915 Birth of a Nation di David Griffith, un manifesto -tre ore di propaganda- che va dalla Civil War appunto fino al Ku Klux Klan cui attribuiva un ruolo salvifico, (il KKK era nato nel 1865 dopo la guerra civile tra gli Stati del Nord abolizionista e gli Stati del Sud che voleva perpetrare la schiavitù). Infine Lee si collega al presente degli Stati Uniti di Trump mostrando i filmati di repertorio delle marce neo-naziste del 2017 a Charlottesville, Virginia, in cui il giovane neofascista James Fields investiva la folla con la propria auto e uccideva la manifestante antifascista Heather Heyer, mentre l'allora presidente Trump -incredibile ma purtroppo vero- pienamente giustificava questi atti.

Nonostante il tema altamente drammatico, Lee mantiene il film sul registro della commedia. Brillante la ricostruzione degli anni 70, molto veritiera, calata dentro il movimento Black Power, con vari iconici dettagli pop, in particolare divertenti riferimenti cinematografici ai film della Blaxploitation. Ottimi i protagonisti. Ron Stallworth è interpretato dal figlio di Denzel Washington, John Washington, che abbiamo visto in tantissimi ruoli, che qui è bene in parte e particolarmente efficace nella prima metà del film. Accanto a lui, Adam Driver, che stava cominciando a diventare un attore "inevitabile" in qualsiasi produzione. Perfetto Topher Grace nel ruolo del capo del KKK David Duke. Grande Alec Baldwin nella scena di apertura del film, dopo le immagini di Gone With the Wind, nei panni del fittizio Dr. Kennebrew Beauregard, che farfuglia uno sproloquio antisemita e razzista.


Il film di Spike Lee ha, tra i molti pregi, anche quello di una colonna sonora bellissima, scritta e suonata dal magnifico compositore e musicista Terence Blanchard, jazzista che ha lavorato moltissimo per i film di Spike Lee. Il soundtrack di BlackKlansMan, vincitore anche del Grammy Award, ("Gramophone Award", il più prestigioso premio dell'industria musicale), completamente ispirato al sound di ampio respiro fusion melodico dei Seventies, ha canzoni che rimangono in testa, in particolare lo splendido Ron's Theme, che qui si può ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=mdOO7DekqeY

Su YouTube e su Spotify si trova l'intero soundtrack.




Topher Grace è David Duke, il capo del KKK.





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