Siamo a Redwood Meadows, una cittadina nella provincia dell'Alberta, Canada, tra praterie e montagne, nel 1987. Il giovane Robin, dall'aspetto androgino, arriva nella nuova scuola, difficile dire se sia un maschio o una femmina.
Alla fine del film, la domanda importante non è più quella, ma è 'quale tipo di persona Robin vuole diventare, quali sono i suoi valori'.
Un racconto di formazione, l'incontro e la fascinazione per il bullo della scuola, un teen ager intrinsecamente cattivo, e l'incontro e la fascinazione per la fanciulla carina: nella dialettica con i suoi pari, i compagni di classe, Robin arriva a capire chi è eticamente, mentre chi è come genere è un quesito che perde totalmente rilievo.
Un film molto ben fatto e importante per il suo significato.
Coglie nel segno la full immersion negli Anni Ottanta, che volgevano quasi al termine.
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Il giovanissimo attore canadese si identifica come "non binario", abbreviato nb, (nei Paesi anglofoni, non-binary , che si pronuncia "en-bai"), riferito a una identità che non si può classificare completamente maschile o completamente femminile.
(Da una decina d'anni, sono nati nuovi termini linguistici e si è aperta la strada -anche negli studi clinici- alla possibilità di non effettuare la scelta e la transizione verso il genere maschile oppure il genere femminile, ma di scegliere di collocarsi in una posizione "fluida" e libera.)
Nel video il regista canadese Trevor Anderson dialoga con il protagonista Vaughan Murrae, attore 17enne, sull'estetica e il significato di questo film molto bello. Il video è del Festival di Locarno 2022, dove il film è stato altresì presentato.
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