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43° TFF - Highest 2 Lowest di Spike Lee (2025)

  • Writer: Planet Claire
    Planet Claire
  • 1 day ago
  • 8 min read

Updated: 22 hours ago


recensione di Clara Bruno - 23 novembre 2025

 tempo di lettura: 8 minuti

 film visto at TFF – Cinema Massimo Uno il 22 e il 23 novembre 2025


proiezione ufficiale 22 novembre 2025 cinema Massimo 1 rivisto in replica il 23 novembre 2025 durata 133’

Con Highest2Lowest, Spike Lee, in forma smagliante, dice tutto quello che c'è da dire sulla contemporaneità, sul mondo attuale. Regia splendida, cast perfetto, un film magnificamente ben fatto e altamente entertaining, naturalmente con un bel messaggio morale firmato Spike Lee.

Questo crime è una personalissima rilettura del grande film di Akira Kurosawa del 1963, il cupo noir High and Low (titolo italiano: Anatomia di un rapimento). Rivisitato dal regista newyorkese, è un film appassionante, con un ritmo tesissimo, divertente, che può dirsi una summa della sua cinematografia.


Spike Lee realizza un film audace, vivace, profondamente urbano, un’avventura pulsante nella New York di oggi che è una lettera d’amore allo sport e alla musica della sua città, ma che è anche una aperta critica alle logiche affaristiche del music business.


In conferenza Stampa al 43° Torino Film Festival il regista, che ama definirsi essenzialmente uno storyteller, ci dice che non si tratta di un remake del grande film giapponese, quanto di una sua personale reinterpretazione. La differenza è sostanziale: Lee dice le sue cose; la riflessione del grandissimo Kurosawa era naturalmente diversa, per epoca e per cultura. Nel film di Kurosawa, l’incomparabile Toshiro Mifune interpretava Gondo, un benestante direttore di un’azienda di calzature, che incautamente ipoteca il lussuoso attico di famiglia con vista spettacolare sulla città di Yokohama -la seconda città più grande del Giappone, affacciata sulla baia di Tokyo- per acquistare una quota di controllo della società per cui lavora. Ma proprio mentre sta per concludere l’affare più importante della sua vita, un rapitore sequestra un bambino che crede erroneamente essere il figlio di Gondo, quando invece è il figlio di Aoki, il suo autista devoto e sottomesso, interpretato da Yutaka Sada. Gondo dovrà usare il denaro preso a prestito, destinato all’acquisto della società, come riscatto per salvare il figlio del suo servitore? High and Low in giapponese significa “Paradiso e Inferno”: l’opera di Kurosawa è incentrata sulla differenza di casta tra Gondo e Aoki, anche se il protagonista di Kurosawa non è un personaggio altezzoso, è anzi dotato di una umanità positiva: è interiormente combattuto da un intenso dilemma morale. I temi di quel bellissimo dramma del maestro giapponese sono, in estrema sintesi, il classismo, le sue osservazioni critiche sulle trasformazioni del Giappone moderno, una condanna dell’inerzia della polizia come simbolo della società capitalista che è -per Kurosawa- intrinsecamente criminale. Il tono è di un complesso e malinconico pessimismo, che naturalmente nel film di Spike Lee sono andati persi.


Il materiale originale da cui è tratta la storia è il romanzo King’s Ransom (“Il riscatto di King”) di Ed McBain, scrittore di origine italiana nativo di NYC, specializzato in polizieschi e legal thriller, che lo ambientò in una città fittizia ispirata alla metropoli newyorkese.


Spike Lee racconta di essere un assoluto cinefilo grazie alla sua mamma, che fin dalla tenera infanzia lo portava sempre a vedere i capolavori del Cinema, (mentre il padre lo iniziò alla musica jazz).  Conobbe l’opera di Kurosawa ai tempi dell’università alla Film Academy – School of Film and Acting di New York e il maestro giapponese divenne uno dei suoi autori preferiti, perché in ogni sua opera affrontava principalmente il tema della moralità, dell’etica, proprio come ama fare Spike Lee.


Lee trapianta l’azione dalla metropoli giapponese di Yokohama a New York – o, meglio ancora, la riporta a New York City, secondo appunto il materiale originale del romanzo ispiratore. Nel film di Lee, il manager calzaturiero diventa il leggendario produttore musicale David King, interpretato con regale sicurezza da Denzel Washington, perfetto nel ruolo.


Nella prima scena del film, è l’alba: Mr. King osserva sorridente il suo ‘regno’ newyorkese dalla sua terrazza milionaria, in un magnifico edificio contemporaneo che sorge a D.U.M.B.O., (acronimo di Down Under Manhattan Bridge Overpass), quartiere di Brooklyn di fronte al Manhattan Bridge, ex-zona industriale gentrificata in un quartiere high-tech e artistico molto bello (vi abitai brevemente nel 2017). Lee mostra la scena con l’ispirato accompagnamento musicale extradiegetico di Oh, What a Beautiful Mornin’, canzone tratta dalla scena di apertura del musical di Broadway degli anni Quaranta “Oklahoma!”.


Highest2Lowest vibra di energia e vitalità, muovendosi sullo schermo con la bellissima agilità attoriale della sua superstar: Denzel Washington regge magnificamente tutto il film, dando una encomiabile prova d’attore. Denzel Washington ha già lavorato in quattro film precedenti del regista: Mo Better Blues (1990), Malcolm X (1992), He Got Game (1998), Inside Man (2006) e ha con lui una collaudata e bellissima collaborazione.


Il cast è molto locale!

La moglie del protagonista è l’affascinante Pam (interpretata da Ilfenesh Hadera, splendida attrice nata a Harlem, NYC, di etnicità etiope e europea, figlia di un rifugiato etiope). Anche l’attrice ha spesso collaborato con Spike Lee in vari suoi film. In Highest2Lowest ha il ruolo dell’elegante moglie del magnate del music business. Filantropa impegnata, sostiene giovani artisti africano-americani.

Il figlio adolescente del milionario è Trey (l’attore Aubrey Joseph, nativo di Brooklyn). Trey è aggiornato in un ragazzo adolescente, di vari anni più grande del bambino di Gondo del film giapponese, ed è un talentuoso giocatore di basket, cool come i suoi coetanei. La magnifica magione è piena di notevoli memorabilia sportivi e di opere d’arte contemporanea importanti, che, come ha raccontato il regista, grande appassionato di arte contemporanea, provengono dalla collezione personale della moglie, (nel film non sono utilizzate le vere opere, bensì copie realizzate appositamente). Ovunque nel gigantesco appartamento vediamo appese alle pareti anche gigantografie con il volto del padrone di casa Mr. David King: sono copertine di riviste, sottolineano -senza necessità di ironia- la sua immensa ricchezza, il prestigio e il buon gusto impeccabile.

La terribile notizia del presunto rapimento del figlio Trey si rivela un caso di scambio di persona: il colpevole ha accidentalmente preso Kyle (Elijah Wright, giovane attore anche lui cresciuto a Brooklyn), migliore amico di Trey e figlioccio di David, nonché figlio dell’autista e amico di famiglia Paul (l’attore Jeffrey Wright, che nella vita reale è il vero padre del ragazzo). L’autista Paul non è un semplice servitore (o collaboratore) del magnate. Il personaggio di Paul ha una sua storia sofferta: è rimasto precocemente vedovo, è un ex detenuto convertitosi all’Islam. Una profonda amicizia storica lo lega a Mr. King, che lo ha molto aiutato. Il personaggio di David King non è uno snob, nutre un sincero affetto per l’amico Paul. Ma il dilemma di fondo rimane. David dovrebbe mandare all’aria i suoi piani d’affari e rischiare la rovina economica per salvare qualcuno che non è della sua famiglia?


In una scena, (l’unica che ho trovato forse un po’ ingenua, ma testimonia il grande rispetto che il regista ha per la black music) il grande produttore musicale si sfoga con i suoi eroi immaginari nel suo studio privato: Steve Wonder, Aretha Franklin, James Brown, e altri. Rivolge ai loro ritratti “What would you do, Stevie?”, “What would you do, Aretha?” La ipotetica domanda è poi rivolta anche a James Brown, (che -vien da dire- non era esattamente un family man modello...)

Lee inserisce una nota di realismo e di stigma razziale facendo emergere il sospetto della polizia riguardo alla possibilità che l’autista Paul, con trascorsi nel crimine, possa aver inscenato lui stesso il rapimento: Lee fa esprimere tali sospetti al poliziotto bianco razzista, il detective Higgins (Dean Winters).


Nel film di Kurosawa, il pagamento del riscatto sul treno è una classica sequenza di suspense; Lee, dal canto suo, usa in maniera magistrale la metropolitana di New York diretta allo Yankee Stadium, gremita di tifosi che scandiscono “Let’s go Yankees”, proprio come accadeva ne La 25ª Ora. La polizia ha inserito un localizzatore GPS nella borsa con il denaro. Il rapitore e la sua squadra di numerosi complici acrobatici su scooter devono aver sostituito il denaro con un’altra borsa non tracciabile, e non è subito chiaro come ci siano riusciti. Ça va sans dire, la scena del pagamento del riscatto è spettacolare thriller dall’inizio alla fine. E l’inseguimento sul treno metropolitano mescolato alla gigantesca parade del Puertorican Day è un omaggio di Spike Lee al capolavoro di William Friedkin French Connection (1971) con Gene Hackman.


Ma chi è il cattivo? I sospetti cadono su un giovane rapper dei bassifondi, di nome Yung Felon, avido e sessista, (ma indubbiamente piuttosto cool), interpretato molto bene da A$AP Rocky. E Lee architetta un incredibile confronto con una rap battle tra lui e David King.


A$AP Rocky (nato Rakim Athelston Mayers a Harlem, New York) è una figura molto influente, rapper, produttore discografico, modello, stilista e attore professionista, esploso nel mainstream una quindicina di anni fa. Il suo stile musicale principale è l’East Coast hip-hop. A$AP Rocky è riconosciuto come fashion icon, ha collaborato con grandi marchi e stilisti. È legato a Rihanna, è pubblicamente definito “loving husband” (marito amorevole). La loro relazione è stabile e la coppia ha tre figli insieme.


La colonna sonora è essenziale alla narrazione: è tutta musica a tema, che esprime esattamente ogni scena e contribuisce esattamente a raccontarla. Le musiche sono compenetrate alla narrazione in un modo spettacolare. Ci sono tre tracce fondamentali di James Brown: The Payback (trad. la rivincita, la  vendetta); The Boss,  un’altra potente traccia e The Low Down. Queste canzoni soul, insieme ad altre, sottolineano la tensione drammatica del film: l’editing del film è stato fatto tagliando le scene a ritmo di musica, in modo che la musica risulta influenzare le immagini e determinarne l’impatto emotivo. Scene prolungate vivono di musica diegetica e extradiegetica. Il protagonista Mr. King è, prima di essere un padre e una vittima del crimine, un uomo di musica che sta seguendo il suo fiuto: ricorre al suo speciale ‘orecchio’ musicale per scovare il colpevole e riavere i suoi soldi.

Morale della favola? King ricomincerà una nuova fase della sua vita e della sua carriera, come vedrete nel finale, con un messaggio prezioso da parte del maestro Spike Lee.


Ecco la track listing di Highest 2 Lowest (Soundtrack from the Apple Original Film), la potete ascoltare anche su Spotify:


"Highest 2 Lowest"  Aiyana-Lee  

"We Got This"  Fergus McCreadie Trio and Howard Drossin  

"And Now We Shall Begin"  Howard Drossin  

"Oh, What a Beautiful Mornin " Norm Lewis

"All Money Ain't Good Money"  Howard Drossin

"Loving Partners” Fergus McCreadie Trio

"Da LowdownEddie Palmieri and Afro-Caribbean Jazz Octet

“Trunks” ASAP Rocky

"The Chase” Fergus McCreadie Trio and Howard Drossin

"Paul Begs" (Solo Piano) Fergus McCreadie Trio

"Da Kings " Howard Drossin1

"Questioning Kyle"  Howard Drossin

"King David"  Jensen McRae

"Both Eyes Closed"  ASAP Rocky

"Loving Partners"  Howard Drossin

"Puerto Rico"  Eddie Palmieri and the Salsa Orchestra

"Paul Begs"  Fergus McCreadie Trio

"Brooklyn Hospital"  Howard Drossin

"Prisencolin" (Americano Joint)  Aiyana Lee Anderson


Sì, Prisnecolinensinainciusol è la famosa canzone di Adriano Celentano (1972), che aveva un testo volutamente non-sense in un inglese inventato dall’artista. Rap ante-litteram, una fantastica performance concettuale. La cantautrice britannica Aiyana Lee Anderson la scorsa estate (2025) ha scritto un testo semplice per questo brano. La canzone era già moderna cinquant’anni fa. Aiyana ne fa una bella canzone r&b, che suona lungo tutti i titoli di coda di Highest2Lowest, concludendo così i contenuti musicali ad alto impatto del lungometraggio.


Il film è ampio, ricco, spettacolare, molto divertente, io l’ho già visto - al Torino Film Festival - due volte. Al momento, due sono le opzioni per vederlo in Italia: Apple TV+ e Amazon Prime Video.


Riferisco della conferenza Stampa di Spike Lee in un articolo a parte.

"All money ain't good money" recita                              il manifesto del film
"All money ain't good money" recita il manifesto del film


Denzel Washington è Mr. David King, magnate del music business di NYC
Denzel Washington è Mr. David King, magnate del music business di NYC










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il magistrale attore regge tutto il film con una interpretazione magnifica
il magistrale attore regge tutto il film con una interpretazione magnifica














Mr. King (Denzel Washington) e la moglie Pam (Ilfenesh Hadera) su una panchina del Manhattan Bridge riflettono amorevolmente sul loro destino, dopo esser stati messi di fronte al rapimento del loro figlioccio.
Mr. King (Denzel Washington) e la moglie Pam (Ilfenesh Hadera) su una panchina del Manhattan Bridge riflettono amorevolmente sul loro destino, dopo esser stati messi di fronte al rapimento del loro figlioccio.


l'attrice newyorkese Ilfenesh Hadera nel ruolo della moglie intelligente, partecipe, amorevole di Mr. King
l'attrice newyorkese Ilfenesh Hadera nel ruolo della moglie intelligente, partecipe, amorevole di Mr. King















Spike Lee accanto alla locandina del film del maestro Kurosawa "Inferno e Paradiso", che il regista newyorkese ha reinterpretato in modo molto personale
Spike Lee accanto alla locandina del film del maestro Kurosawa "Inferno e Paradiso", che il regista newyorkese ha reinterpretato in modo molto personale






il celebre rapper A$AP ROCKY è anche un ottimo attore professionista e qui interpreta Yung Felon, musicista rap e ragazzo sbandato
il celebre rapper A$AP ROCKY è anche un ottimo attore professionista e qui interpreta Yung Felon, musicista rap e ragazzo sbandato

 
 
 

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