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Writer's picturePlanet Claire

42 TFF - Day 3 - domenica 24 novembre 2024

UN SILENCE SI BRUYANT (Francia, 2023)

documentario di Emmanuelle Béart

(trad. mia: Un Silenzio Assordante)


Il tema dell’incesto parte dal vissuto personale dell’attrice, violata durante l’infanzia dal padre. Béart racconta, nell’incontro in presenza, di quanto il suo mestiere di Cinema, mestiere del linguaggio e del corpo, la abbia aiutata a salvarsi da questo trauma subíto all'inizio della sua vita.

Il messaggio è che per sopravvivere all’incesto è necessario prendere la parola, osare a ritrovare il linguaggio. Per il bambino violato così orrendamente, la cosa più terrificante è la censura che viene imposta sulla possibilità di parlare dell’incesto: ritrovare le parole per dirlo e sapere di essere ascoltati è la chiave della salvezza.


I Ministeri della Giustizia, dell’Istruzione, della Salute in Francia (e ovunque nel mondo) devono riunire le forze -dice Béart- per fare prevenzione e creare una catena di solidarietà e di protezione.

Béart sta portando il suo documentario in giro per il mondo: prima dell’Italia, è stata nelle Filippine, in Australia, in Canada.

Il film è girato in co-regia con la documentarista Anastasia Mikova, che tratta in maniera potente il tema del femminile. Nell'incesto, l’80% degli aggressori è maschio. L’incesto in Francia riguarda 1 bambina su 5 e 1 bambino su 12. Per contro, soltanto l’1% dei processi in tribunale porta al riconoscimento e alla condanna del delitto. 160.00 sono le cifre allucinanti dei bambini violati, in Francia. Ma il problema è universale.


Il documentario ha una durata di 1h40’, allo scopo di entrare nel dettaglio terapeutico che aiuta le vittime permettendo loro di aprirsi su questa esperienza estremamente dolorosa e annientante.  Le giovanissime vittime devono riuscire a uscire dal segreto di un delitto “innominabile” e dal senso -profondamente ingiusto- di vergogna.


Grazie al lavoro di artista, iniziato a 17 anni, che le ha permesso di far uscire le emozioni, - le lacrime, la collera - l’attrice si è risollevata. Il documentario, un lavoro collettivo di tre anni, la ha liberata -racconta- definitivamente dal fardello del trauma. Entrare in contatto con i testimoni rappresentati dal film è stato fatto con grande cautela affinché il lavoro fosse benefico anche per queste vittime. Béart ha così scelto di alzare il velo su questo terrificante tabu portando in giro il documentario realizzato e il suo fondamentale messaggio.

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Emmanuelle Béart è un'attrice francese di grande talento, dalla sua seducente e magnetica bellezza. Nata nel 1963 a Saint-Tropez, è una star del Cinema francese acclamata internazionalmente.

Numerosi i film di successo e le importanti le collaborazioni con grandi registi: Claude Chabrol, Jacques Rivette, François Ozon, Brian De Palma, tra i molti.

Uno dei film che io preferisco è La Cérémonie (1995) -titolo italiano Il buio nella mente- di Claude Chabrol.

Parallelamente alla carriera artistica, Béart ha un forte impegno umanitario, in particolare con Amnesty International, e ora con questo documentario.


le co-registe del film, Emmanuelle Béart e Anastasia Mikova



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