Anche per questa regista, Mickey on the Road è il primo feature.
Storia interessante e ben raccontata. Estetica pop. In alcuni brevi tratti, inutilmente visionaria. L'ottima sceneggiatura infatti non s'avvantaggia di questi brevi inserti onirici, non necessari, dato il ritmo avvincente della narrazione. Due ragazze sono migliori amiche, Mickey, molto carina, indossa camicie, ha i capelli corti, un grande tatuaggio e un piglio mascolino. Matura e seria, aspira a performare arti marziali con la squadra maschile del suo tempio; ha una madre "fulminata" (bel personaggio) dopo l'abbandono del marito. Gin Gin è l'opposto, svampita, femminilità esasperata, capelli biondo platino con le mèches rosa e i codini da cartone animato, pelouches, orecchini colorati e hot pants, fa pole dance nei club notturni, si aggrappa a maschi incuranti e maltrattanti. Le due ragazze partono per un viaggio in Cina, un viaggio trasformativo, che le consoliderà. Si scopriranno indipendenti, creative, potenti, coraggiose: non hanno bisogno di nessuno.
La regista Mian Mian Lu
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