Un documentario variamente interessante che ci immerge nella cultura di massa dell'Italia di quaranta e più anni fa.
Tutto il materiale proviene dalla longeva trasmissione televisiva di costume BLOB di RAI Tre, il documentario è un omaggio alla redattrice, purtroppo mancata quest'anno.
L'omaggio presenta, banalmente come da un catalogo o meglio da un contenitore, quale è sempre stato BLOG, questi stralci dal suo lavoro: il referendum che tentò di abrogare il Divorzio (1974) il referendum che tentò di abrogare l'Aborto (1981) il tour di Lou Reed del 1980 e suoi concerti italiani successivi.
Interessante/divertente soprattutto il materiale sul Divorzio, che mescola in modo molto brillante personaggi dello spettacolo italiano a politici dell'epoca.
Il lungo servizio dedicato a Lou Reed è bello, per il fatto essenziale che lui è un grandissimo musicista; ci sono diversi frammenti dalle sue canzoni, alcune anche meno note, come Dirty Boulevard (1989), Slip Away (1990) e ci sono le tante conversazioni intelligenti delle sue interviste con i vari (estenuanti) intervistatori italiani, in alcuni casi doppiate, come si faceva in Italia a quel tempo: non sottotitolate, non tradotte in simultanea o consecutiva, ma ... doppiate!!... con tanto di accento romano...
Lou Reed è un autore, le canzoni di Lou Reed sono dense di personaggi con avvincenti vere e proprie storie e il cantautore si augura che la gente che va ai suoi concerti conosca queste storie, abbia appreso i suoi testi e non sia lì soltanto per un po' di ritmo.
Purtroppo al minuto 40 del documentario, assistiamo anche allo scempio della intoccabile A Perfect Day, dove Pavarotti all'Arena di Verona ne cantò il ritornello con la sua voce tenorile: allucinante, Lou Reed appare imbarazzatissimo e si vede chiaramente che trova il tutto sorprendentemente ridicolo e fuori luogo. Sono d'accordo con il rocker.
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