Tre generazioni di emiliane: orgogliose ottantenni e figlie e nipoti che mondariso non son più ma conservano la tradizione corale e combattente di queste figure entrate nel mito. Il Coro intona in sala canti, in modo del tutto informale, accompagnato unplugged dalla band Fiamma Fumana (Alberto Cottica, fisarmonica), con il Coro da otto anni, un'idea sulla scia di “Materiale Resistente” (25 aprile '95) che riraccontò la Resistenza con il rock-folk-punk dell’epoca. Il documentario vince il premio “M. Collino” per “la leggerezza con cui la narrazione lega passato e presente” e "il messaggio politico positivo". Il giovane cineasta Andrea Zambelli non concede nulla agli stereotipi di “Riso Amaro”: nessuna conturbante look-alike della Mangano. È, fuor di retorica, storia vera del popolo che combatte la miseria. “Noi non si spendeva nulla di quel che ci dava il padrone. Portavamo a casa la campagna intera" (tutta la paga, ndr). Il Coro canta il repertorio originale dei canti che nacquero nelle prime decadi del Novecento con il sogno di costruire una società più giusta. Quegli stessi canti echeggiarono ancora nelle lotte sociali dei '70, nei cortei del Movimento Studentesco del '77 e nei cortei femministi. Dagli anni '60 la monda è resa inutile dai diserbanti chimici, dominano i grossi marchi industriali, omologati televisivamente in prima serata. Ma un tempo le giovani lasciavano casa in maggio per la stagione da braccianti e partivano a 13 anni per molti anni consecutivi: gambe e braccia a mollo nelle risaie paludose, la schiena curva. Tra quelle donne temprate, che s'incoraggiavano cantando come nella miglior tradizione dei lavoratori sfruttati, germogliò il seme della lotta sindacale che fruttò per la prima volta nella Storia mondiale il contratto delle 8 ore lavorative al giorno.
“Di Madre In Figlia” di Andrea Zambelli (Italia, 2008, DigiBeta, 82’) prodotto da Davide Ferrario
Torino Film Festival 26° edizione 21-29 novembre 2008 Cinema Massimo, Via Verdi 18, Torino
Direttore: Maria Giulia Contri dirige il Coro in sala (nella foto)
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